È finito l'incubo della pallavolista Alessia Orro della Unet Yamamay di Busto Arsizio e della Nazionale, perseguitata da un professionista novarese di 53 anni. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di stalking. Per mesi non ha fatto altro che inviarle messaggi sui social, passando in poco tempo dai cuoricini su Facebook a prenotare gli stessi hotel. La polizia lo ha fermato in aeroporto di ritorno da Olbia, dove si era recato per seguire l'incontro amichevole disputato tra la Uyba e la squadra locale. Le manette sono scattate grazie alla denuncia dell'atleta fresca di bronzo agli Europei, che con il supporto della società ha raccontato tutto alle forze dell'ordine. Quando l'escalation di apprezzamenti ha iniziato a condizionare la quotidianità la sportiva ha deciso di denunciarlo.
Anche perché a nulla serviva bannare il 53enne, che a ogni blocco creava nuovi profili. E a un certo punto il «corteggiamento» virtuale non gli è più bastato e, forse irritato dal silenzio, ha iniziato a pedinarla in occasione delle trasferte del club e della Nazionale. Con l'avvicinarsi del campionato lo stalker ha acquistato un abbonamento Vip che consente l'accesso ad aree riservate e momenti di incontro con le giocatrici, anche a gli allenamenti.
Più volte si è materializzato offrendo mazzi di fiori e inviti a cena, sempre auspicando incontri sessuali. Non era la prima volta: già in passato il professionista aveva preso di mira due donne e, trovato in possesso di coltelli, più simili ad un'arma che ad attrezzi da cucina, era stato arrestato e portato in carcere.
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