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Arriva Blinken: "Ai palestinesi 75 milioni di dollari"

Il segretario di stato americano Antony Blinken vola in Medio Oriente per consolidare la tregua tra Israele e Hamas dopo 11 giorni di conflitto

Arriva Blinken: "Ai palestinesi 75 milioni di dollari"

Il segretario di stato americano Antony Blinken vola in Medio Oriente per consolidare la tregua tra Israele e Hamas dopo 11 giorni di conflitto. La visita, la prima del titolare di Foggy Bottom da quando è iniziata l'amministrazione di Joe Biden, è partita da Gerusalemme, per poi proseguire a Ramallah e quindi al Cairo e ad Amman. Gli Usa daranno «contributi significativi» alla ricostruzione di Gaza, ma «lavoreranno per garantire che Hamas non tragga beneficio» dagli aiuti, ha assicurato il capo della diplomazia americana dopo l'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Blinken ha ribadito che «il presidente Joe Biden è da sempre un sostenitore di Israele»: «Lavoreremo insieme per una maggiore sicurezza e per ridurre le tensioni in Cisgiordania e a Gerusalemme». Netanyahu, da parte sua, ha avvertito: «Se Hamas attaccherà di nuovo, reagiremo con potenza». Per Blinken «occorre espandere le opportunità per i palestinesi in Cisgiordania e a Gaza», inclusi investimenti per «favorire un ambiente migliore».

Nella girandola di incontri a Gerusalemme ci sono anche quelli con il ministro degli Esteri, Gabi Askenazi, il presidente Reuven Rivlin e il leader centrista Yair Lapid, incaricato dal presidente Rivlin di formare il nuovo governo israeliano e il cui mandato scade il prossimo 2 giugno. Da Ramallah, invece, il segretario di stato ha affermato che intende chiedere al Congresso di sbloccare 75 milioni di dollari di aiuti per il popolo palestinese. Dopo il colloquio con il presidente dell'Anp Abu Mazen, Blinken ha assicurato che da Washington arriveranno 5,5 milioni di dollari per un aiuto immediato a Gaza e 32 milioni all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. Gli Usa si oppongono «ad azioni unilaterali che possano minare le prospettive per una giusta e durevole pace» in Medio Oriente: che siano «attività di colonie, demolizioni di case, annessioni di territori, istigazione alla violenza o compensi per atti di terrore». Gli Usa «procederanno con il processo di riapertura del consolato a Gerusalemme Est» per i rapporti con i palestinesi.

«Ringraziamo Washington per il sostegno allo stato di Palestina», ha affermato Abu Mazen: «Speriamo che il futuro sia pieno di attività diplomatiche guidate dagli Usa e dal Quartetto» (incluse Onu, Ue e Russia) «al fine di raggiungere una soluzione giusta e basata sul diritto internazionale».

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