RomaE ora gli azzurri chiedono e vedono le urne. Il presidente della commissione giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, racconta al Giornale cosa potrà accadere: «Ecco le due opzioni. La prima: il prefetto, nel giro di una settimana circa, dovrebbe attuare l'articolo 11 della legge Severino e sospendere de Magistris; le redini della città passerebbero in mano all'attuale vicesindaco, Tommaso Sodano, peraltro indagato per abuso d'ufficio. La seconda: de Magistris potrebbe e dovrebbe prendere atto della situazione e dimettersi. In quel caso arriverebbe un commissario e nel giro di tre o quattro mesi si potrebbe andare al voto». Nitto Palma che, sentite le parole durissime di De Magistris aveva invocato l'intervento dell'Anm poi arrivato nel pomeriggio, però rincara la dose contro il sindaco: «Ora mi auguro che il Csm chieda immediatamente l'apertura di una pratica a tutela dei magistrati. Siamo di fronte a un gravissimo caso umano quando sento parlare di pezzi collusi dello Stato, putrida melassa, criminalità organizzata. Come sempre ha fatto la spara grossa senza mai provare nulla».
Nella Regione retta dall'azzurro Caldoro, chiede con forza le dimissioni del sindaco anche il coordinatore campano di Fi, Domenico De Siano: «Noi siamo garantisti e de Magistris sarà colpevole solo dopo i tre gradi di giudizio. Ma la legge Severino è inequivoca e va applicata anche a Napoli, come lo è stata in altre parti d'Italia. Ma prima della sospensione de Magistris si dimetta anche perché un avvicendamento con il vicesindaco che ha più o meno gli stessi problemi è impensabile». Sì perché Tommaso Sodano, agronomo, ex senatore rifondarolo, è indagato per abuso d'ufficio su una consulenza per una campagna sul bollino blu; ha indagine aperta per corruzione sulla vicenda della costruzione del nuovo stadio di Napoli; ha una condanna sul groppone per aver aggredito una vigilessa.
Ma è più che altro un giudizio politico più che tecnico-giuridico il motivo per cui Forza Italia va all'assalto di de Magistris. Mara Carfagna affonda: «La norma della Severino che impone la sospensione non è un norma di cui andare orgogliosi perché si lede il principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato. E qui c'è solo una condanna di primo grado. Detto questo è una legge dello Stato e deve valere per tutti, anche per de Magistris. Strano che lui, ex magistrato, calpesti questo principio base». E ancora: «Comunque dovrebbe lasciare perché la città è allo sbando prima ancora che per effetto della Severino. Ha fatto il sindaco peggio di come ha fatto il pm. Lui, che ha costruito la sua carriera nel nome della moralizzazione per via giudiziaria, ora non può sottrarsi a un sistema per cui ha fatto il tifo».
Stesso refrain per l'azzurro
Amedeo Laboccetta: «È stato il peggior magistrato d'Italia e s'è rivelato pure il peggior sindaco. È un soggetto politicamente pericoloso e dopo aver rovinato persone, famiglie e imprese ora ha messo in ginocchio una città».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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