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Banche, riforme e lotta all'Isis: Berlusconi dà lezioni a Renzi

Il Cav: "In Italia non c'è democrazia. Bisognava tutelare gli azionisiti". E sulla Siria: "Serve intervento di terra"

Banche, riforme e lotta all'Isis: Berlusconi dà lezioni a Renzi

Torna a parlare a tutto tondo Silvio Berlusconi, che si dice "preoccupato" in generale sulla situazione dell'Italia e dai microfoni di SkyTg24 snocciola la sua ricetta per il Paese, criticando aspramente le mosse del premier Matteo Renzi.

A partire dalla vicenda delle quattro banche italiane fallite, per cui il Cavaliere punta il dito contro chi non ha vigilato e contro il governo che ha fatto troppo poco. "Nel decreto non avrei lasciato fuori dalle tutele i 30 mila che hanno sottoscritto obbligazioni subordinate", ha detto a L'incontro di Emilio Carelli, "Non si tratta di speculatori. Non è possibile lasciare queste persone senza i risparmi di una vita. Banca fino ad oggi ha voluto dire sicurezza". Una vicenda che potrebbe avere ripercussioni su tutta l'economia: "Si può manifestare un fenomeno di non credibilità di tutto il sistema bancario con conseguenze dannossissime".

E poi c'è il capitolo terrorismo e lotta all'Isis: "Solo un intervento da terra è la soluzione idonea a sconfiggere il Califfato", ha ribadito il leader di Forza Italia scongiurando una nuova Libia, "Credo che i bombardamenti aerei non portino a soluzioni".

Serve inoltre una riforma della legittima difesa: "In questi anni si è supportato chi delinque perché non va a lavorare piuttosto che il ricco capitalista o il proprietario di un appartamento: è inaccettabile e questo deve dare luogo ad un ritrattamento della legge sulla legittima difesa", ha detto Berlusconi, "Con questa magistratura ci vuole una legge non interpretabile in maniera difforme dalla realtà dei fatti".

Infine la politica interna e le contestatissime riforme costituzionali con le quali Matteo Renzi si è costruito un sistema elettorale a proprio vantaggio. "Non posso che sentirmi preoccupato per quello che è successo e per quello che nessuno sembra considerare stia succedendo: in Italia non siamo più in democrazia", ha detto Berlusconi, "Ci sono stati 4 colpi di stato incruenti ma in cui maggioranze e governi eletti sono stati fatti fuori. Questo mi preoccupa". Inoltre "il governo Renzi è abusivo, illegittimo. Ci siamo accorti che Renzi voleva costruire un sistema per sè stesso, e solo per sé stesso. Un sistema pericolosissimo per la democrazia, un regime".

Per questo, e "per il bene dell'Italia", il Cavaliere ha deciso di tornare in campo e riunire il centrodestra: "Forza Italia non è subalterna alla Lega", precisa, "Forza Italia riguadagnerà 10 punti come fece nel febbraio 2013 con la mia riapparizione in tv.

Io lo sto facendo e così Fi sarà il partito numero uno nell'alleanza nel centrodestra".

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