"Mi sarei aspettato più rispetto degli equilibri e i pesi che sono nati dalle primarie". Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si smarca da Matteo Renzi e, intervistato da Radio Popolare, lo critica per come ha gestito la composizione delle liste del Pd per la Camera e il Senato.
"Era nel suo diritto farlo - continua il sindaco - ma rimane il fatto che io faccio una piccola osservazione: è vero che Renzi è il segretario del Pd e ha vinto largamente le primarie è vero anche che le primarie danno una rappresentazione delle forze all'interno del Pd". "Renzi s'è preso molto. A questo punto dipende da come usciremo la mattina del 5 marzo per capire se questa scommessa la vincerà o meno. Certamente si è messo una truppa che gli è molto fedele", sottolinea Sala.
"Questa è una nuova scommessa di Renzi. C'è da sperare per lui e per il Pd che non la perda perché non ce ne sarebbe una terza", aggiunge il sindaco di Milano secondo cui"è chiaro che se va bene poi mette contenti tutti. Se va male ha comunque aperto un nuovo mondo anche un po' per sé".
In definitiva, secondo Sala, Renzi cadrebbe comunque in piedi, considerato che si è plasmato il Pd a sua immagine somiglianza così da poter seguire altre strade:"Oggettivamente penso di sì - conclude - io mi auguro di no perché credo che il primo punto sia la difesa del Pd, prima dei suoi protagonisti, prima di tutti noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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