Berlusconi contro il pericolo M5S: "Sono incapaci, guai se vincono"

Il Cavaliere vuole chiudere definitivamente le polemiche interne e guarda al futuro Critiche al governo «illegittimo» e a Grillo

Berlusconi contro il pericolo M5S: "Sono incapaci, guai se vincono"

Berlusconi attacca sia i grillini sia Renzi e cerca di placare le polemiche interne che da giorni riempiono i giornali. Nel partito, quindi, è l'ora della tregua, seppur armata. La sintesi la fa il senatore Maurizio Gasparri che al Giornale regala la seguente previsione: «Siamo sotto Natale: vedrà che sui bisticci interni calerà una coltre di zucchero a velo. Forza Italia sembrerà un Pandoro». Chissà, però, cosa accadrà dopo l'Epifania posto che i malumori azzurri covano sotto la cenere. Cosa che manda in bestia il Cavaliere, particolarmente irritato: «Io faccio di tutto per risollevare Forza Italia e ogni mattina mi fanno leggere interviste in cui i miei uomini si azzuffano di continuo. Non ne posso più». Anche perché, confida il Cavaliere ai suoi «di materie su cui parlare ce ne sarebbero a bizzeffe: dall'inesistente politica estera di Renzi alla difesa dei piccoli risparmiatori. Invece passa solamente il messaggio di una Forza Italia lacerata nelle risse». Il senso di nausea per questa politica si traduce anche nell'assenza di oggi al Colle. Berlusconi era stato invitato come tutti gli altri leader politici alla tradizionale cerimonia di fine anno al palazzo del Quirinale ma con ogni probabilità non sarà presente. Salvo, ovviamente, un ripensamento all'ultimo momento. Anche perché, dopo dieci mesi dall'elezione, l'ex premier non ha ancora avuto modo di parlare a quattr'occhi con Mattarella.In ogni caso il Cavaliere, anche di domenica, cerca di portare avanti la baracca e di sostenere militanti ed elettori. Ieri è stata la volta di Imola dove, con una telefonata, ha attaccato il Movimento 5 Stelle: «La caratteristica, posso dire senza tema di essere smentito, di tutti questi dei 5 Stelle è che l'80% di loro prima di essere eletti al Parlamento italiano non ha fatto niente di buono né per sé, né per la propria famiglia, perché guadagnavano meno di 20mila euro all'anno. Come si può pensare che possano fare qualcosa di buono per un città o addirittura per un Paese come l'Italia?». E ancora: «Tutti i sondaggisti affermano che, in un ipotetico ballottaggio tra Pd e M5S vincerebbero i Cinque Stelle, perché grandissima parte dei votanti della Lega voterebbero per i grillini. Prospettiva orrida perché metteremmo il Paese in mano a degli incapaci». Cosa fare? Serrare le fila, smetterla con i litigi stile Sandra e Raimondo, e lavorare al bene del centrodestra: «Già ora il centrodestra unito supera il Partito democratico non solo a livello nazionale ma anche in molte città italiane - dice il Cavaliere - E dobbiamo pensare anche a un prossimo governo formato in maggioranza da persone che abbiano dimostrato di essere capaci di grandi cose, che abbiano avuto successo nella vita. Pensiamo ad esempio ad un generale dei carabinieri (Leonardo Gallitelli ndr) che ha portato l'Arma dal 72 all'82% di apprezzamento da parte del pubblico che sarebbe certamente un ministro degli Interni eccellente molto più di Alfano».Poi parla di democrazia ferita e attacca Renzi che «Ha dimostrato di non rispettare i patti. Renzi, mai eletto in Parlamento, non solo governa; ma lo fa prendendosi il potere a piene mani, mettendo i suoi uomini dappertutto».

Quindi parte l'affondo su come è stata gestita dal governo la questione dei risparmiatori che hanno perso i loro risparmi dalla sera alla mattina: «Al di là dell'atto di giustizia e non di generosità che si fa rendendo a queste persone i loro soldi, non si mette in conto il danno che una non restituzione totale di soldi a questi signori può portare a tutta la credibilità delle banche». E ancora: «Banca ha sempre significato finora sicurezza; da questo momento in poi non lo significherà più: è un disastro. Siamo anche qui nelle mani di gente scriteriata».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica