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Berlusconi detta la linea: "È il governo peggiore. Opposizione dura in Aula"

Il leader ai suoi: "Sarà battaglia in Parlamento. In piazza se mettono le mani in tasca ai cittadini"

Berlusconi detta la linea: "È il governo peggiore. Opposizione dura in Aula"

Serve uno «schieramento a testuggine» per affrontare la battaglia parlamentare dei prossimi mesi, serrare le fila in una fase cruciale nella storia politica del Paese. È questa adesso la priorità dentro Forza Italia, prima ancora del confronto dialettico con gli alleati del centrodestra, che hanno scelto la via dell'opposizione urlata fuori dall'Aula. Oggi Silvio Berlusconi riunirà a Montecitorio i gruppi azzurri nel giorno del primo voto di fiducia al governo Conte-bis, per ribadire la linea «dell'opposizione liberale, diversa nei toni e nello stile da quella della destra». Un'opposizione liberista e garantista da fare «in Parlamento perché è il luogo della sovranità popolare, ma anche nelle piazze, se tenteranno di mettere le mani nelle tasche degli italiani o di limitare ancora la nostra libertà».

Questo è anche uno dei passaggi chiave del messaggio che il presidente di Forza Italia ha inviato alla platea di Everest2019, la convention dei giovani azzurri a Giovinazzo (Bari), su cui ieri è calato il sipario dopo tre intense giornate di dibattiti con i big come Antonio Tajani e Mariastella Gelmini. Maurizio Gasparri, gran «cerimoniere» della manifestazione, ha condiviso la lettera con la platea di tesserati, amministratori locali e militanti. Berlusconi si è rivolto così alle nuove leve del partito: «Nell'ultimo anno in pochi se ne sono accorti, ma in Italia si sono ristretti gli spazi di libertà, e il nuovo governo non promette nulla di meglio per il futuro. (...) Io temo che il nuovo governo non sarà migliore del precedente, anzi potrebbe essere peggiore: se nell'ultimo anno la Lega era riuscita solo raramente a far valere le idee e i programmi del centro-destra, oggi abbiamo davanti un governo che ripropone tutte gli errori ideologici della vecchia sinistra, il governo forse più a sinistra della storia della Repubblica. Sta a noi ora costruire un'alternativa, di centro-destra, che non è la destra sovranista». Il Cavaliere ha concluso chiamando in causa le centinaia di ragazzi che hanno animato la kermesse: «Cari amici, un grande compito vi attende: il rinnovamento di Forza Italia passa anche, anzi soprattutto da voi. Alla vostra generazione stanno rubando il futuro, sta a voi riappropriarvene».

La giornata conclusiva dell'evento pugliese ha vissuto il suo momento clou con l'intervento della capogruppo al Senato Anna Maria Bernini, che è tornata sulle strategie da mettere in campo per contrastare l'asse giallorosso al potere. «In Forza Italia nessuno strizza l'occhio al nuovo esecutivo. Semmai dovesse succedere, i presunti responsabili sarebbero contro e fuori Fi. Noi non faremo solo opposizione in Parlamento. Siamo stati a Lampedusa, siamo stati nelle zone colpite dal terremoto, torneremo in Puglia per verificare i danni della Xylella. Le nostre piazze - ha sottolineato - sono dove ci sono i problemi e noi siamo lì per risolverli». Quanto alle prossime partite elettorali, dall'Umbria alla Puglia appunto, ha aggiunto: «Tutte le volte che il centrodestra ha corso unito, ha vinto. Le Regionali saranno un banco di prova per tutti i componenti del centrodestra, con la pari dignità di tutti».

A Giovinazzo i protagonisti sono stati i giovani, indirizzati dal neo coordinatore Marco Bestetti, che ieri sono saliti sul palco per scambiarsi proposte e fare brainstorming. La scena se l'è presa Francesco Roberto Innocenzi, 16 anni da Roma, che ha fatto breccia persino fra gli esponenti azzurri più navigati lanciando l'idea di portare il centrodestra in tutti i licei «per insegnare la politica a scuola e per difendere i valori moderati in cui crediamo».

Perché il futuro della politica ha le radici ben piantate nel presente.

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