Berlusconi: "Con flat tax chiudiamo tutte le cause con Equitalia"

Berlusconi a UnoMattina: "21 milioni di cause con Equitalia si possono chiudere grazie alla flat tax". E sulle unioni civili: "Io frainteso, non si toccano"

Berlusconi: "Con flat tax chiudiamo tutte le cause con Equitalia"

"Se avete cause con l'Agenzia delle Entrate ed Equitalia la flat tax prevede anche la chiusura di queste 21 milioni di cause, pagando qualcosa in maniera che sia conveniente per loro e sia per il fisco. Ventuno milioni di persone che solo per questo dovrebbero votarci".

Ad assicurarlo è Silvio Berlusconi che a Uno Mattina su Rai1 ha rivendicato la bontà della riforma fiscale nel programma del centrodestra. E ha rassicurato gli italiani sul suo ruolo di garanzia all'interno della coalizione. "Oltre che usato sicuro sono anche garantito, perché non c'è una promessa che ho fatto agli italiani che non è stata garantita", ha ricordato il leader di Forza Italia, "Tutti ricorderanno che ho fatto le città giardino mentre c'era la crisi edilizia", ha sottolineato l'ex premier, "Poi è arrivata la televisione e sono riuscito a farla in Italia, in Francia dove poi lo sciovinismo francese me l'ha tolta e in Spagna dove tuttora siamo il primo gruppo privato. Ho preso il Milan tra l'ironia di tutti e l'ho portato ad essere una delle squadre più titolate al mondo. E ancora, nel 1994 in due mesi ho detto che sarei andato al governo per frenare l'avanzata dei comunisti e ci sono riuscito. Ricordo le ironie quando dissi che volevo far finire la guerra fredda e poi ci riuscii, riunendo nel 2002 a Roma a Pratica di Mare George Bush e Vladimir Putin che firmarono un'intesa su vari punti".

L'intervento del Cavaliere ha toccato diversi temi. Tra cui quello delle unioni civili: "Sono stato frainteso", ha spiegato, "Io volevo dire che noi abbiamo presentato una proposta di legge, a prima firma di Mara Carfagna, che secondo noi era molto meglio della loro, ma i diritti acquisiti non si cambiano, la legge sulle unione civili è stata approvata e resterà tale e quale". E l'Europa: "Ho rassicurato e garantito personalmente il Ppe, di cui sono uno dei rappresentanti più autorevoli, che non ci sarà nulla che potrà dispiacere l'Europa nel nostro programma", ha assicurato Berlusconi, "Salvini, che prima diceva no euro, ha cambiato idea e ha capito che non è possibile uscire dall'euro".

Per quanto riguarda il candidato premier, il Cavaliere non si sbilancia: "Mi sono impegnato a non fare il nome fino a quando non ne avrò autorizzazione diretta da lui", ha detto, "Garantisco sarà il candidato ideale,

che avrà splendidi rapporti con tutti i paesi europei e il Ppe". Poi nel pomeriggio a Tagadà su La7 ha assicurato: "Ho un patto d'onore con il candidato, dirò il suo nome prima delle elezioni. È un uomo".

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