Silvio Berlusconi da Arcore continua il lavoro per il rinnovamento del partito, un work in progress che prenderà forma entro la pausa estiva. Dopo l'annuncio dell'intenzione di rinnovare Forza Italia con la nomina di un vicepresidente e un comitato ristretto, il Cavaliere sta riflettendo su come creare un rapporto più stretto con le categorie produttive. Una mossa che dovrà servire per dare centralità e freschezza a Forza Italia e ad aumentarne la percezione di partito affidabile, in grado di dare risposte vere a problemi complessi, in contrasto con la nouvelle vague di chi prova a improvvisare in incarichi governativi senza avere le competenze necessarie ad assorbire l'urto.
L'intenzione è quella di tornare a rendere il partito azzurro il luogo della proposta e dello sviluppo, raccogliendo i frutti della semina alle prossime elezioni europee. Nel partito c'è chi come Gianfranco Rotondi prevede un punto di rottura della coalizione gialloverde tra 2 anni con ritorno allo schema del centrodestra. Per il momento la distanza con la Lega resta marcata, la partita dei sottosegretari non è certo servita a riavvicinarla a Fi. La promessa di Matteo Salvini di un maggiore coordinamento con Berlusconi continua a cadere nel vuoto.
Buoni segnali si registrano invece a livello parlamentare. Ieri la Camera ha eletto vicepresidente, con 245 voti, Fabio Rampelli e Federico D'Incà (M5s) questore con 329. Rampelli - capigruppo di Fratelli d'Italia e uomo dalla grande esperienza parlamentare - è stato eletto con i voti della coalizione di centrodestra, su questo fronte tornata compatta. E ora Edmondo Cirielli, sempre di Fdi, potrebbe approdare al Copasir, lasciando il posto da questore alla Lega e a bocca asciutta il Pd, che per quella poltrona punta su due nomi pesanti come Luca Lotti o Lorenzo Guerini. Ignazio La Russa ieri ha sferrato un duro affondo: «Mi sto chiedendo da giorni cosa spinga il Pd, che a parole si proclama disinteressato a ogni poltrona, a mobilitarsi quasi con la bava alla bocca, per conquistarne non una qualsiasi, ma una solamente: quella del Copasir. C'è una ragione a noi ignota?». In questo momento peraltro l'opposizione ha 3 vicepresidenti contro uno della maggioranza. Di solito i 4 posti vengono suddivisi in maniera paritaria tra maggioranza e opposizione. Mara Carfagna, comunque, resta vicepresidente anziana perché Rampelli ha preso 245 voti e lei 259, mentre Gregorio Fontana diventa questore anziano. A Salvini la Carfagna chiede più spazio per le donne nel governo, ma il leader della Lega replica con un no alle «quote speciali».
Il vicepremier annuncia che sentirà Berlusconi su tutto il pacchetto delle nomine dei sottosegretari, ma finora di questa telefonata non c'è traccia. «Salvini - dice Francesco Paolo Sisto a Tagadà (La7) - è sempre stato effervescente naturale, oggi con un palcoscenico più grande il suo modo di comunicare di sempre è solo amplificato.
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