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Berlusconi snobba le critiche dei giornali: faccio ancora paura...

RomaBerlusconi, ad Arcore, si gode la lettura dei giornali il giorno dopo il bagno di folla di Bologna. La grande stampa, come al solito, non è tenera nei confronti del Cavaliere e parla di piazza fredda; di cessione di leadership; di deriva estremistica. L'ex premier, però, è particolarmente sereno. Anzi, con un'alzata di spalle, commenta così: «Me l'aspettavo. Anzi, meglio così: si vede che faccio ancora paura». L'ex premier, nel giudicare i resoconti denigratori della kermesse emiliana, trova la conferma di aver fatto la cosa giusta: «Il centrodestra unito non piace a quelli che vogliono ridurre la contesa ai soli Renzi e Grillo. E invece siamo ancora qui, più uniti che mai».

A contestare le ricostruzioni della «grande stampa» ci pensa Deborah Bergamini: «Evidentemente ho partecipato ad una manifestazione diversa da quella vista e descritta in queste ore da alcuni commentatori. Io ricordo una piazza entusiasta, allegra, unita, pronta a ripartire per tornare a vincere insieme. Un centrodestra di popolo, nelle sue varie articolazioni, ma tutto insieme, con Berlusconi, con Salvini, con Meloni, determinati a cambiare l'Italia». Brunetta, invece, taglia corto: «Bologna è stata un evento: una solidissima prima pietra di una costruzione che avrà la forma che le esigenze del popolo italiano e la voglia di libertà dei tre leader sapranno darle».

Il sentiero è ancora lungo ma la strada, per Berlusconi, è tracciata: opposizione senza se e senza ma e riscatto nel giro di due anni. Nessun tentennamento ad Arcore: per Berlusconi, da oggi a quando si voterà, il centrodestra tornerà vincente nella versione «tridente»: Berlusconi-Salvini-Meloni. Un'alleanza rinsaldata a Bologna che potrà valere ancor di più quando Berlusconi tornerà sotto i riflettori come da anni non è più stato a causa del trattamento riservatogli: espulsione dal Parlamento, servizi sociali e, di fatto, bavaglio. Ma ora si cambia. Il Cavaliere vuole ritornare in campo a tutti gli effetti, girando l'Italia e ricomparendo in tv, almeno quanto i suoi alleati.

Non si torna indietro e lo ribadirà anche domani quando, a cena, incontrerà a palazzo Grazioli, i coordinatori regionali. Con loro pianificherà le prossime mosse del partito, sviluppando idee e organizzando i prossimi appuntamenti sul territorio. Non ultimo, sonderà le opinioni dei responsabili azzurri sui possibili candidati vincenti da presentare alle prossime amministrative. Poi, toccherà dar seguito al rinnovato patto con gli alleati della Lega e di Fratelli d'Italia e trovare la quadra sui nomi giusti. Sul fronte partito, poi, sono fresche due nomine: il suo medico personale, Alberto Zangrillo, è il nuovo responsabile del settore Sanità mentre l'ex deputata Melania Rizzoli guiderà il dipartimento welfare.

Ma, per Berlusconi, non c'è solo la politica nazionale in agenda. Oggi, infatti, l'ex premier sarà a Roma per un faccia a faccia con l'ambasciatore d'Israele in Italia, Naor Gilon. Un invito, quello del diplomatico israeliano, fortemente voluto per ringraziare Berlusconi dei continui attestati di solidarietà al popolo e al governo di Tel Aviv.

Nell'ultima nota di qualche settimana fa, infatti, il Cavaliere denunciava che, a fronte degli ennesimi attacchi terroristici contro Israele, la comunità internazionale mostrava «indifferenza» e una «inaccettabile equidistanza fra aggressori e aggrediti».

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