Bestemmie e veleni, giorno nero M5s

Imprecazione (poi rimossa) nel blog di Grillo. Accuse di pedofilia a Roma

Bestemmie e veleni, giorno nero M5s

Tra bestemmiatori e pedofili, la giornata di ieri non può proprio essere annoverata tra quelle più felici per i cinquestelle. Un venerdì nero, iniziato con Beppe Grillo che dal suo blog si scaglia contro il «miracolo italiano che si pensava appartenere oramai solo ad una azzardata e folle speranza», quello che ha portato a «forze politiche da sempre avverse» a votare compatte il Rosatellum, «concentrando tutti i loro sforzi e le loro capacità di mediazione, per raggiungere un obiettivo primario e realizzare la volontà dei cittadini».

Ma tra uno sproloquio e un altro, il garante del M5s, ci ficca in mezzo un bestemmione, riportato anche dalle agenzie che citano per intero il lungo post dal titolo «Grazie a tutti, forse anche a Dio» dove Grillo se la prende proprio con il Padreterno. Salvo poi far sparire tutto in pochi minuti. L'«errore» sarebbe stato compiuto a Milano, negli uffici della Casaleggio che ospita anche la redazione del blog, l'unica che ha le «chiavi» d'accesso per pubblicare i post. Tra i deputati, però, c'è chi ipotizza si possa trattare di un altro sabotaggio: qualcuno avrebbe inserito la bestemmia per creare un nuovo caso legato al blog e alla sua sicurezza.

In serata poi ci si mette anche Francesco Storace a rompere le uova nel paniere. Il leader del «Polo Sovranista» mette zizzania: «Gira una voce nei palazzi di giustizia.

Pare che un assessore della Raggi abbia uno stretto congiunto coinvolto in una brutta storia di pedofilia. Per favore, smentire. Oppure diteci se la sindaca è stata informata». Oggi il «Polo» manifesterà a Roma e Storace promette di tornare sulla questione.

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