Boeri smaschera Fico: "Gli ho scritto dove risparmiare, ma lui non mi risponde"

Il presidente Inps: "Gli ho scritto come risparmiare, ma lui non mi ha nemmeno risposto". Ma difende la legge Fornero

Boeri smaschera Fico: "Gli ho scritto dove risparmiare, ma lui non mi risponde"

Altro che abolire i vitalizi, cavallo di battaglia del M5S e del presidente della Camera. Per risparmiare davvero bisognerebbe tagliare anche gli oneri figurativi.

Ne è convinto il presidente dell'Inps Tito Boeri che ha scritto anche Roberto Fico per spiegare a lui e a tutto l'ufficio di presidenza della Camera come e dove tagliare per risparmiare davvero.

"Scandaloso che la Camera non ci abbia dato i dati dei versati dai singoli parlamentari. Si risparmierebbero 150 milioni di euro all'anno se si uniformassero i trattamenti di deputati e senatori a tutti gli altri", ha detto Boeri a In 1/2 ora su Rai3, "Ora vedo che c'è un altro orientamento. In aggiunta ai vitalizi ho segnalato ai questori i privilegi rappresentati dal versamento dei cosiddetti oneri figurativi. Sono contributi consistenti perché rappresentano circa il 24 per cento dei loro versamenti. Auspico che quando si affronterà il tema dei vitalizi si affronti anche quelli degli oneri figurativi. Si aggiungono ai vitalizi e sono trattamenti molto di favore. In aggiunta a un sistema troppo generoso, i parlamentari si sono dati un ulteriore privilegio. Ho scritto una lettera all'ufficio di presidenza della Camera e fino a questo momento non ho ricevuto risposta".

Poi però il presidente Inps ha anche difeso il sistema pensionistico attuale: "Se si dovesse davvero abolire la legge Fornero questo costerebbe nell'immediato 11 miliardi, per salire dopo a 15 miliardi", ha detto, "Inoltre creerebbe problemi di iniquità perchè ci sono persone che hanno già pagato per la Fornero, accettando tagli importanti sulla loro pensione. Sarebbe doppiamente iniquo, per chi ha pagato dei costi e per i giovani".

E il reddito di cittadinanza? Anche su quello Boeri non ha dubbi: se declinato con le caratteristiche proposte dal M5S, sarebbe un danno per il Paese. "Il reddito di cittadinanza è qualcosa di cui si discute a livello accademico e non esiste in alcuna parte del mondo: si dà un reddito a tutti a prescindere dal proprio patrimonio", spiega, "Quello di cui si è parlato in campagna elettorale è qualcosa più vicino al reddito minimo, che aiuta i più poveri ad arrivare a un reddito per una vita dignitosa.

Quello del M5s è congegnato per costare davvero molto alla pubblica amministrazione. A regime il reddito di inclusione costa 3 miliardi, aggiungendo 4 miliardi potremmo aiutare tutti quelli che stanno in difficoltà la proposta dei 5 stelle costerebbe intorno ai 34-35 miliardi".

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