Bombola di gas difettosa. Crolla una palazzina: muore un bimbo di 4 anni

Estratte ferite 4 persone, due sono gravi. I testimoni: "Come una bomba, tremava tutto"

Bombola di gas difettosa. Crolla una palazzina: muore un bimbo di 4 anni

I soccorritori lo hanno disperatamente cercato tra macerie e detriti per oltre un'ora, sperando fino all'ultimo di trovarlo ancora in vita ma Aron, quattro anni appena, non ce la fatta. Il suo cuore ha smesso di battere mentre si trovava nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro per un bimbo, ossia il lettone di mamma e papà, travolto da una pioggia di mattoni, calcinacci e travi che non gli hanno dato scampo.

La palazzina di strada Bramafame a Torino, dove viveva con i genitori, poco dopo l'alba di ieri, si è sgretolata in pochi minuti, probabilmente per una perdita di gas, e lui è stato l'unica vittima di questa tragedia che ha ferito in maniera grave sua mamma, che dormiva accanto a lui, il papà - arrivato in ospedale non in pericolo di vita - e altre due persone, le cui condizioni sono invece molto gravi.

Un boato assordante - sentito anche a diversi chilometri di distanza e che ha fatto tremare i muri di molte case vicine - ha preannunciato il crollo dell'edificio dovuto, secondo i primi rilievi, al malfunzionamento di una bombola di Gpl. Gli appartamenti, infatti, non sono collegati con la rete cittadina di metano. Quasi tutta strada del Bramafame non è servita dalla distribuzione del gas e Italgas ha confermato che il tratto più vicino è a 150 metri di distanza dal luogo dell'esplosione. «Si esclude - ha quindi fatto sapere l'azienda - che l'eventuale dispersione di gas possa essersi originata dalla rete cittadina del gas».

Per meglio definire la natura dell'esplosione, saranno al lavoro anche nei prossimi giorni i vigili del fuoco e Nucleo investigativo antincendio, che fin dai primi momenti del crollo, hanno eseguito rilievi e sopralluoghi su tutto il perimetro dell'edificio, mentre per sicurezza durante le operazioni di bonifica, sono state evacuate alcune famiglie che vivono nelle vicinanze. Solo una porzione della struttura di due piani con sei appartamenti, si è salvata dal crollo e oltre alla famiglia, di origini albanesi della piccola vittima, è rimasto coinvolto - e portato in ospedale in codice rosso - un ragazzo di 22 anni che è stato intubato, con ustioni sul 50% del corpo di secondo e terzo grado, con una prognosi riservata. Si chiama Robert Panaite, fa il geometra, e al momento dell'esplosione si trovava al secondo piano. Stava uscendo di casa per andare al lavoro: ieri era il suo compleanno e aveva dormito a casa del padre, ora in Romania, perché gli era più comodo. Il terzo ferito è un altro ragazzo di 22 anni di origini siciliane che ha riportato una frattura al bacino e un trauma cranico, ed è stato operato due volte in poche ore.

I primi ad intervenire per aiutare le persone rimaste sotto le macerie, sono stati alcuni passanti, che hanno subito avvertito i soccorsi. La prima ad essere salvata è stata la mamma di Aron, che chiedeva disperatamente aiuto per sé e per il suo bambino. Nasif, un giovane operaio di una ditta edile, che stava lavorando lì vicino al momento dell'esplosione, è stato il primo ad intervenire: «Stavo lavorando, quando ho sentito un rumore così forte da pensare fosse esplosa una bomba e poi ho visto il fuoco. C'erano cinque persone e ne ho estratta una dalle macerie: era un uomo, era ricoperto di mattoni ed era tutto bruciato. Urlava dal dolore».

Sul

luogo della tragedia, anche il sindaco di Torino Chiara Appendino con l'assessore Alberto Unia, che hanno assicurato che il Comune si prenderà carico di eventuali sfollati, e la console generale di Romania, Ioana Gheorghias.

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