Boschi pretende 30 posti in Parlamento. Sgambetto a Lotti, Giglio Magico spaccato

E si apre il caso della sottosegretaria al Cdm sulle banche del 27 ottobre

Boschi pretende 30 posti in Parlamento. Sgambetto a Lotti, Giglio Magico spaccato

Roma - Se l'appetito vien mangiando, Maria Elena Boschi non ha ancora saziato la fame di potere e poltrone. Dopo aver ordito il siluro contro il numero uno di Bankitalia, Ignazio Visco, la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio prepara un secondo colpo per accrescere il peso politico nel firmamento renziano: portare in Parlamento, nella prossima legislatura, una pattuglia di 20-25 tra deputati e senatori di stretta fede boschiana. Il vestito di «protetta» del capo va stretto all'ex ministro delle Riforme (bocciate dai cittadini): la Boschi vuole un ruolo politico autonomo. C'è una sola strada per aver libertà di manovra: mettere sul piatto una pattuglia di deputati e senatori per barattare un incarico. Anche perché, sia dall'interno del Pd che dagli altri partiti, dopo i casi Etruria e Visco, c'è il rischio che possa arrivare il veto su un possibile ingresso di Maria Elena Boschi in un futuro esecutivo.

La mossa sulle candidature ha aperto una spaccatura profonda nel giglio magico con Luca Lotti. Il segretario del Pd Matteo Renzi ha affidato al fedelissimo ministro dello Sport il compito di selezionare i capilista per Camera e Senato (blindati) nelle liste dei democratici per le politiche. Ma la zarina di Arezzo non ci sta: vuole mani libere. E soprattutto la garanzia della propria quota di parlamentari, senza passare per la roulette russa dei collegi uninominali. Una forzatura che sta creando tensioni al Nazareno nel cerchio ristretto del rottamatore: l'imposizione (l'ennesima) della Boschi mina l'unità della squadra renziana. Le incursioni della sottosegretaria stanno diventando un problema per lo stesso Renzi che ieri, ospite di Lucia Annunziata, s'è lavato le mani sul caso Visco: «Bisogna chiedere a Boschi e Gentiloni se la sottosegretaria sarà presente al consiglio dei Ministri che indicherà il nome del prossimo governatore di Bankitalia». Dalla Toscana alla Campania: l'ex ministro sta organizzando il suo personale giglio magico. In Campania, ha chiesto due caselle blindate nelle liste del Pd: una per il suo protetto Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, l'altra per il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore. L'incarico a Palazzo Chigi ha consentito alla Boschi di stringere rapporti con sindaci e amministratori: la missione è trasformare (in parlamentari) la rete di rapporti istituzionali nella corrente più forte tra i renziani. Un'operazione che rischia di mettere nell'angolo Renzi. Sulle candidature si gioca una partita delicatissima per i futuri equilibri del Pd. Non è un caso che Renzi abbia scelto Lotti, il più allineato dei suoi, per coordinare le candidature. C'è un altro ostacolo: il ministro dello Sport non si limiterà al ruolo di notaio ma proverà a piazzare in posizioni eleggibili i suoi uomini per bilanciare il potere degli altri petali del giglio magico.

C'è poi il nodo legato alle aree di Andrea Orlando e Dario Franceschini che rischiano un massacro parlamentare (anche perché nei sondaggi il Pd è in calo) nella composizione delle liste. E che ora dovranno difendersi non solo dall'assalto renziano ma anche dalle truppe della Boschi.

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