Brescia, kermesse anti fisco per tutelare il made in Italy

«Ridiamo credito e fiducia alle imprese». È il tema dell'assemblea annuale di Confartigianato Brescia che si aprirà domani con la relazione del presidente Eugenio Massetti, dal 2013 anche presidente di Confartigianato Lombardia (oltre 100mila imprese in 33 settori di attività). Il messaggio, chiaro e forte, è al governo: «Ci lasci lavorare e acceleri sulle riforme - dice Massetti, editore per passione e stampatore per lavoro - vogliamo esprimere al meglio il nostro potenziale senza altri vincoli, la priorità assoluta è la riduzione delle tasse. Negli ultimi dieci anni l'Italia ha subito il maggiore aumento della pressione fiscale tra tutti i Paesi Ue, oggi paghiamo 29 miliardi in più rispetto alla media. Come Lombardia vogliamo recuperare la nostra forza, la nostra audacia originale per riprenderci il ruolo di propulsore dell'Italia». Come? E quando? «Ci sono le condizioni per uscire dal tunnel - aggiunge Massetti - grazie all'apprezzamento del dollaro sull'euro, il calo del prezzo del petrolio e la stabilizzazione dello spread».

Condizioni favorevoli, certo, ma decisamente insufficienti per far ripartire la locomotiva. Servono azioni incisive, a partire dagli investimenti: «Le piccole e medie opere infrastrutturali - continua il presidente - sono essenziali per una filiera fondamentale come le costruzioni,l'edilizia ha un ruolo fondamentale visto che rappresenta il 50% del comparto artigiano ed è stato il settore più colpito dalla crisi.

Tra Ici, Imu, Tasi e altre gabelle locali che non hanno risparmiato negozi e capannoni, l'edilizia è stata massacrata». Domani si parlerà anche di export, che oggi vale 101 miliardi (+3,5% nel 2014): «La difesa del made in Italy è una priorità. Purtroppo l'Italia e l'Europa sono in grave ritardo».

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