Calunnie e veleni in Valle d'Aosta. Il presidente Marquis si dimette

Mistero per il ritrovamento di 25mila euro nel suo ufficio. Oggi il consiglio avrebbe dovuto decidere sulla sfiducia

Calunnie e veleni in Valle d'Aosta. Il presidente Marquis si dimette

Le tempeste (politiche) qualche volta colpiscono anche l'immacolata Valle d'Aosta. Il presidente della Regione, Pierluigi Marquis, si è dimesso squarciando la quiete dei monti. E la ragione è pure grave. Marquis, 52 anni, vicesindaco di Saint-Vincent dal 2003 al 2010 e governatore solo da marzo di quest'anno, ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta che lo vede indagato per calunnia sul ritrovamento di 25mila euro nel suo ufficio. Strano. Proprio oggi il consiglio regionale avrebbe dovuto discutere la mozione di sfiducia costruttiva nei suoi confronti presentata da alcune forze di minoranza (Union Valdôtaine, Pd, Epav) e dall'Union Valdôtaine Progressiste, che faceva parte della maggioranza. La crisi nella sua maggioranza aveva portato alla risoluzione di alcuni giorni fa con la quale l'aula chiedeva un passo indietro del presidente.

Marquis è stato eletto il 10 marzo dal Consiglio Valle che approvò la mozione di sfiducia costruttiva nei confronti del suo predecessore, Augusto Rollandin (Union Valdôtaine). La mozione venne votata anche dal M5s mentre il Pd finì all'opposizione. Marquis, che fa parte del movimento Stella alpina, era sostenuto da varie forze autonomiste. Ora anche il suo segretario particolare, Donatello Trevisan, e l'ex presidente del Consiglio regionale, Marco Viérin, sono indagati per concorso in calunnia. E ieri mattina sono stati sequestrati computer e telefonini.

L'ipotesi formulata dagli investigatori è che i 25mila euro, di cui Marquis aveva denunciato il ritrovamento alla polizia il 22 giugno, siano stati messi nell'ufficio di presidenza dopo il 10 marzo, data del suo insediamento. Assieme al denaro alla polizia era stata consegnata anche una carta di credito usata da Rollandin. Per questo gli inquirenti credono che potesse trattarsi di un «pacchetto preconfezionato» ai danni dello stesso Rollandin.

Marquis ha replicato: «Sono stati prelevati il mio computer e il telefonino, credo che ciò possa contribuire a fare

chiarezza». Rispetto all'ipotesi di un complotto ordito ai danni del suo predecessore, ha precisato: «Io rispondo di fronte a tutti i valdostani di quello che faccio, sono estraneo a questa vicenda». Allora perché si è dimesso?

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