Il Cav sferza l'Occidente: "Inviamo truppe di terra contro i miliziani dell'Isis"

Berlusconi critica l'Europa: "Ora bisogna dare un segnale chiaro". E chiede un intervento più forte contro l'estremismo islamico

Il Cav sferza l'Occidente: "Inviamo truppe di terra contro i miliziani dell'Isis"

Silvio Berlusconi non ha alcun dubbio: "L’Occidente in questi anni ha sbagliato molto". In una intervista al Messaggero, il leader di Forza Italia rinfaccia agli Stati Uniti e all'Unione europea di "aver combattuto guerre che non avremmo dovuto combattere" e di non averne "combattute altre che sarebbero state doverose". Tra queste quella contro Abu Bakr al Baghdadi e il progetto di costruire un Califfato in Siria e Iraq. Per sconfiggere i miliziani dell'Isis il Cavaliere ritiene, infatti, necessario un intervento di terra: "L'Occidente deve dare un segnale chiaro. La timidezza, la paura con cui negli ultimi anni abbiamo difeso i nostri valori e, aggiungo, la nostra sicurezza, hanno convinto gli estremisti islamici che il nostro è un mondo debole e conquistabile".

All'indomani della marcia di Parigi, dove aldilà dei flash dei fotografi i cinquanta capi di Stato non sono andati, Berlusconi chiede all'Occidente un salto di qualità nella lotta contro il terrorismo islamico. La mattanza alla redazione di Charlie Hebdo e gli attacchi di Parigi avrebbero dovuto aprire gli occhi ai leader del mondo libero. Ma nulla è stato ancora fatto. Per questo l'ex premier chiede a gran voce che l'Occidente reagisca "con determinazione". "Se serve - spiega nell'intervista al Messaggero - tutti gli Stati devono essere pronti a dare il proprio contributo, anche con truppe di terra". Il Cavaliere invita, quindi, l’Europa a prendere "l’iniziativa per un intervento deciso contro Al Baghdadi e il suo Califfato". Missione militare a cui anche l’Italia dovrebbe partecipare con proprie truppe. "Chi governa - fa notare - deve saper prendere decisioni difficili e coraggiose".

Riflettendo poi sulla marcia di ieri a Parigi, a cui hanno partecipato quasi quattro milioni di persone, Berlusconi riconosce "un significato importante", ma invita anche non trasformarla "in una melassa buonista che mescoli le responsabilità e inibisca le scelte". Per questo gli allarmi lanciati da Matteo Salvini in Italia e da Marine Le Pen in Francia devono essere presi seriamente e non snobbati accusandoli di populismo. "Danno voce alla paura della gente, una paura più che legittima", spiega il Cavaliere. Che aggiunge: "Se i governi europei non sapranno reagire con la dovuta fermezza saranno loro a non fare il proprio dovere e a consegnare l’Europa ai diversi estremismi".

Berlusconi torna poi sulla Libia. "L'Italia non può e non deve abdicare alle proprie responsabilità verso quel territorio. Ne va della nostra sicurezza nazionale".

Quanto a Mosca l'ex presidente del Consiglio considera la Russia "un nostro naturale alleato contro l’integralismo islamico" e definisce le sanzioni "inutili, se non addirittura dannose sul piano della politica estera e deleterie per la nostra economia".

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