nostro inviato a Lesmo (Mb)
Silvio Berlusconi prepara una nuova leva di giovani dirigenti di Forza Italia. Li ha riuniti ieri pomeriggio a Villa Gernetto a Lesmo in un incontro che doveva durare un paio d'ore e invece se n'è prese più di quattro. Lui ha parlato e poi loro, una trentina da tutta Italia, sono intervenuti uno per uno, prendendosi il tempo necessario per spiegarsi e chiarire al leader del partito qual è secondo loro la rotta da seguire.
I giovani e Berlusconi hanno così scritto la nuova agenda di Forza Italia. «Gli abbiamo chiesto di riprendere in mano i temi storici del partito: l'attenzione agli imprenditori, le partite Iva, le tasse elevate, l'immigrazione» dice all'uscita dalla villa Gloria Sernagiotto, venuta dal Veneto. «Dobbiamo ricominciare a parlare al nostro elettorato. Siamo contenti che il presidente ci abbia ascoltato a uno a uno, prendendo appunti». «Parlare chiaro come fa la Lega - aggiunge il ravennate Alberto Ancarani, che oggi affronta il voto regionale -. Non dobbiamo avere timori. Alcuni nel partito hanno lanciato messaggi contraddittori, poco chiari, non sufficientemente netti. La Lega usa argomenti un po' rozzi ma si fa capire. Dobbiamo rilanciare il nostro programma che è migliore di quello leghista, fatto di cose realizzabili, e dobbiamo farlo con la stessa chiarezza dei leghisti parlando alla pancia degli elettori».
Silvia Sardone, milanese, membro del coordinamento regionale e coordinatrice di Sesto San Giovanni, ha insistito su tre punti: «Parlare di lavoro oltre che di tasse, essere più presenti sui social network e sul web, e più movimentismo, più presenza tra la gente. Il presidente Berlusconi vuole investire su di noi, ci ha chiesto di puntualizzare le nostre osservazioni via mail».
Berlusconi ha accolto i giovani (amministratori locali o coordinatori di club, tutti conoscitori delle battaglie elettorali) alle 16 e ha mostrato loro la villa destinata ad accogliere l'università della Libertà. I lavori sono cominciati poco dopo le 17 e i primi sono usciti verso le 21. Il Cavaliere ha introdotto l'incontro nel «teatro» della villa, ma ha soprattutto ascoltato. Ha lanciato anche qualche provocazione. Su Matteo Renzi ha detto di invidiargli l'eta, che però è anche un mezzo handicap: «Come fa uno come lui che non ha mai lavorato a capire certi meccanismi del nostro Paese?». E poi: «Renzi faceva politica quando c'era la Dc, io politicamente sono più giovane di lui».
Filtra anche qualche giudizio critico sul partito di Forza Italia. A Berlusconi non sono piaciute le polemiche dell'ultimo periodo. Ha annunciato che chiederà a Guido Bertolaso di prendere in mano la macchina organizzativa degli azzurri. Sembra anche che voglia promuovere un profondo rinnovamento delle prime linee del partito, senza privarsi del prezioso bagaglio di esperienza dei «vecchi» ma lanciando facce nuove. D'altra parte, con il Cavaliere ieri c'erano dirigenti come Giovanni Toti, Deborah Bergamini e Alessandro Cattaneo. I giovani dicono di averlo visto determinato a favorire il cambiamento.
Quello di Villa Gernetto non è stato un appuntamento formale ma l'inizio di un percorso, e Berlusconi - come spiega Cattaneo - è stato contento di vedere giovani amministratori motivati e convinti.
Oltre a fissare un secondo incontro prima di Natale, forse allargato ad altre forze fresche, si è deciso di creare delle commissioni di approfondimento su alcuni temi come tasse, partite Iva, immigrazione, innovazione, e alcuni dedicati in particolare ai territori regionali dove si voterà la primavera prossima».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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