Il Cavaliere elogia Salvini. Meloni vuole il Copasir e attacca azzurri e dem

Berlusconi: "Matteo bravo in Aula su Aquarius". La presidente Fdi cerca altri spazi al governo

Il Cavaliere elogia Salvini. Meloni vuole il Copasir e attacca azzurri e dem

Silvio Berlusconi continua a lavorare sul rinnovamento di Forza Italia e a seguire l'evoluzione del quadro politico. In particolare ieri si è concentrato sulla decisione della Bce di chiudere dal prossimo gennaio i rubinetti del Quantitative easing, una mossa che cambia lo scenario e richiama l'Italia alla massima responsabilità in tema di politica economica.

Chi ha avuto modo di confrontarsi con lui non ha rilevato ostilità nei confronti di Matteo Salvini. Anzi Berlusconi ha apprezzato il discorso fatto dal leader della Lega in Senato sulla vicenda della nave Aqurius: «È stato molto bravo».

Il Cavaliere in questi giorni pensa soprattutto a una «rinascita» di Forza Italia, sta analizzando il possibile cambio di nome, vuole investire sui social, ne sta parlando con alcune società di comunicazione, ha individuato nella comunicazione sui social un possibile strumento di rilancio.

Lo stesso organigramma sarà rinnovato, sarà un mix di esperienza e novità con diversi giovani e sindaci neo-eletti. Nel frattempo Paolo Romani e Renato Brunetta sono stati reinseriti nell'ufficio di presidenza. Per il ruolo di vicepresidente in pole c'è naturalmente Antonio Tajani che secondo Berlusconi rappresenta «il prototipo dell'Europa utile, della figura di chi riesce con la sua competenza a rendere l'Europa utile all'Italia», in sostanza la dimostrazione vivente che «l'Europa funziona quando la si usa bene». Sul piano dei contenuti continua l'investimento delle categorie e nelle professioni (ieri il senatore Andrea Mandelli era all'inaugurazione della nuova sede Confprofessioni a Milano).

Sullo sfondo si registra una certa tensione tra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il casus belli è una riunione avvenuta mercoledì sera tra dirigenti di Forza Italia e Partito democratico per dividersi le commissioni di garanzia (Copasir e Vigilanza). Il Pd vorrebbe Copasir e Forza Italia punta sulla Vigilanza. In questo scenario Fratelli d'Italia vorrebbe fare lo sgambetto al Pd e mettere le mani sul Copasir (si fa il nome di Edmondo Cirielli).

È Giorgia Meloni ad accendere le polveri e a chiedere a Berlusconi di smentire la riunione tra i capigruppo di Camera e Senato di Forza Italia Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini, mercoledì sera a Palazzo Madama, coi pari grado del Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio: «Apprendo dalle agenzie di una riunione tra i capigruppo di Camera e Senato di Pd e Forza Italia sulle presidenze delle commissioni di garanzia. Se questa notizia dovesse essere confermata sarebbe scandalosa: è inaudito che Pd e Fi si incontrino a fini spartitori con la pretesa di decidere la posizione di Fratelli d'Italia rispetto al governo».

La replica di Mariastella Gelmini è affilata: «Stupiscono i toni usati da Meloni. Tra forze politiche, a maggior ragione tra opposizioni, è normale ci sia un'interlocuzione. Talmente normale che Giorgia Meloni ha legittimamente chiesto a Forza Italia i voti per Fabio Rampelli alla vicepresidenza di Montecitorio: voti lealmente garantiti.

La domanda di fondo è un'altra: Fratelli d'Italia è in maggioranza o all'opposizione? Forza Italia è convintamente all'opposizione. Se lo è anche Fdi noi ribadiamo la proposta di convocare un tavolo di confronto tra tutte le forze di opposizione per una sintesi sulle presidenze delle Commissioni bicamerali di garanzia».

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