Il centrodestra all'attacco. "Covid, ora fuori le carte"

Un documento attesta che c'era allarme già il 12 febbraio: "Ma il governo non ha fatto nulla"

Il centrodestra all'attacco. "Covid, ora fuori le carte"

La prova che il governo conosceva i rischi del Covid-19, e che li avrebbe comunque sottovalutati, manda le opposizioni sulle barricate. In prima linea c'è Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri, che già un mese fa, il 31 luglio, era insorta dopo la decisione del governo di impugnare la sentenza del Tar che imponeva a Palazzo Chigi la pubblicazione dei verbali del Comitato tecnico scientifico. Ora che Repubblica ha beccato lo studio di Stefano Merler, risalente a prima che il virus sbarcasse in Italia, la senatrice di Forza Italia torna alla carica.

«Il documento tenuto segreto dal governo attacca Bernini - che già il 12 febbraio prevedeva scenari drammatici in Italia per la pandemia Covid ripropone quesiti che noi abbiamo posto subito e che sono rimasti senza risposta per mesi», attacca la presidente del gruppo azzurro a Palazzo Madama. «Perché prosegue la Bernini - non sono state avvertite le Regioni più colpite, e perché il governo ha inviato nei giorni successivi 18 tonnellate di aiuti per la Cina se poi sono mancate le mascherine per gli stessi operatori sanitari in prima linea? Dopo la lettura di questo documento, diventa ancora più decisivo sapere perché non sono state istituite in tempo le zone rosse nella Bergamasca. Il governo dei pieni poteri e dei misteri deve ancora molte spiegazioni agli italiani, soprattutto ora che si paventa la seconda ondata autunnale». Ma non è solo Forza Italia a porsi delle domande.

Al fuoco di fila si unisce Giorgia Meloni. La leader di Fdi, ieri, ha raccontato su Facebook il contenuto del rapporto rivelato da Repubblica, per poi concludere: «Insomma, era tutto prevedibile (e previsto), ma nonostante questo il Governo non ha fatto assolutamente nulla per contenere l'epidemia (era il periodo di abbraccia un cinese e no alla quarantena), non ha fatto nulla per preparare il nostro sistema sanitario alla tempesta che stava per arrivare e non ha fatto nulla neppure per reperire mascherine e protezioni individuali (che spediva in Cina)». Per la presidente di Fratelli d'Italia dovrebbe essere la magistratura a chiarire «le responsabilità penali di queste inadempienze» che potrebbero aver peggiorato la crisi, mentre, conclude Meloni, «di certo le responsabilità politiche sono chiare e lampanti e non possono restare senza conseguenze». Per l'esponente sovranista, insomma, il governo sapeva tutto, «persino il numero di morti», e dunque la sua richiesta è quella di rendere pubblici «tutti i verbali del Comitato tecnico scientifico», perché «qualcuno si deve assumere la responsabilità per non aver preso per tempo le precauzioni che andavano prese».

Non poteva mancare, nel coro, la voce di Matteo Salvini, diffusa come nota ufficiale del Carroccio, in cui il partito si lamenta del poco «rispetto istituzionale» mostrato da Palazzo Chigi alle regioni che «da mesi» chiedevano conto del documento segreto sui rischi del Covid.

Per poi commentare così le «conferme inquietanti»: «Il governo sapeva dei rischi drammatici, non ha informato le Regioni e non ha istituito le zone rosse nel Bergamasco come suggerito perfino dal Comitato tecnico scientifico», si legge nel comunicato, che conclude definendo il governo composto da «incapaci, bugiardi e traditori».

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