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"Che autogol, torna il Medioevo Censurate pure Michelangelo"

"Che autogol, torna il Medioevo Censurate pure Michelangelo"

«Se così fosse sarebbe un clamoroso autogol». A Pasquale Di Molfetta ovvero Linus, da quasi mezzo secolo immerso nel mondo della musica e maratoneta non solo radiofonico, sembra davvero assurdo che un paese possa decidere di non prendere parte ad una manifestazione canora perché tra i partecipanti ci sarebbero «troppi gay».

La rivelazione arriva dal quotidiano inglese The Guardian: l'Ungheria avrebbe deciso di ritirarsi dall'Eurovision Song Contest perché per il governo ultraconservatore di Viktor Orbàn appare come una specia di manifesto pro cultura LGBT. Linus che cosa ne pensa?

«La notizia non è ufficiale ma certo se così fosse si tratterebbe di un'autorete, di una scelta ridicola. Oltre al fatto che trovo assurdo che il governo orienti scelte che sono e devono essere dettate esclusivamente da ragioni artistiche. Siamo di fronte ad una deriva: un ritorno al Medioevo. Non mi spetta nè mi interessa difendere i diritti Lgtb ma la politica non deve superare i limiti e non deve condizionare le scelte artistiche».

Ricorda altri casi analoghi?

«Quando Mahmood ha vinto Sanremo qualcuno ha scritto che doveva il suo successo al fatto di avere origini straniere e che non meritava quella vittoria. Poi la sua canzone ha scalato tutte le classifiche e ora è la più ascoltata di sempre nell'era dello streaming. Nessuno però ha riconosciuto di aver sbagliato nel giudicare la sua una vittoria immeritata».

Se si cancellassero gli omosessuali dal mondo della musica non avremmo mai ascoltato Bohemian rhapsody dei Queen o Rocket man di Elton John

«Certamente. Dovremmo forse ignorare la Cappella Sistina perché Michelangelo era gay? La sensibilità artistica, la creatività è un patrimonio prezioso».

Ma in Italia a che punto siamo? Sono tanti i protagonisti della scena artistica e musicale che non dichiarano apertamente la loro omosessualità. Ovviamente hanno pieno diritto alla loro privacy ma pensa che evitino di farlo per paura di essere discriminati? Quando Tiziano Ferro decise di fare outing descrisse una scelta molto sofferta.

«No, non è un problema. Tiziano Ferro ha una sua esperienza di vita e un suo percorso personale ma in generale nel nostro ambiente non ci sono tabù. Nessuno si nasconde.

Semplicemente se uno è omosessuale sono fatti suoi e non è tenuto a dichiararlo».

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