Chikungunya, l'Italia dà il sangue alla Capitale

Chikungunya, l'Italia dà il sangue alla Capitale

Roma Raccolte straordinarie di sangue in tutta Italia per far fronte a quella che si presenta come una «maxiemergenza». È un quadro preoccupante quello confermato dall'ultima riunione convocata ieri a Roma con i rappresentanti nazionali e regionali delle Associazioni di volontariato per la raccolta del sangue coordinate dal Centro Nazionale Sangue che fa capo all'Istituto Superiore di Sanità e al ministero della Salute.

Le conseguenze dello stop alle donazioni nella Asl Roma2 sul sistema trasfusionale sono paragonabili a quelle di una maxiemergenza che riguarda il fabbisogno delle sacche. Subito dopo aver imposto il blocco delle donazioni (circoscritto alla Asl 2 di Roma e al comune di Anzio) sono state messe in atto le misure di compensazione ovvero un potenziamento della raccolta in tutte le aree che non sono interessate dall'infezione di Chikungunya. E tutte le regioni, insieme alle Asl della capitale non interessate dall'infezione, si sono mobilitate per contribuire alla compensazione. Purtroppo l'impatto dello stop alle donazioni è molto pesante. Gli esperti fanno notare che la Asl Roma 2 ha una popolazione pari a una regione come il Friuli Venezia Giulia. «È importante che le raccolte straordinarie siano programmate, perché l'emergenza per il Lazio potrebbe durare diversi giorni, a seconda dell'andamento dei focolai», spiega il direttore del Cns Giancarlo Maria Liumbruno. In tutto il Lazio chi non risiede nella Asl 2 può donare normalmente, con una quarantena di cinque giorni solo se ha soggiornato nelle zone colpite. Per il resto d'Italia l'indicazione è invece di sospendere i donatori per 28 giorni solo se sono stati a Roma o ad Anzio. Nessuna restrizione invece è prevista per le donazioni di plasma

Intanto aumentano i casi di Chikungunya nel Lazio e si allarga l'area di diffusione.

I casi registrati ieri erano saliti a 47. Oltre a Roma e Anzio, altri casi si sono stati registrati nell'area di Latina. Venti casi in più che rinfocolano la polemica sul ritardo con il quale il Campidoglio ha ordinato la disinfestazione.

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