Colpi bassi e battute: lo show è servito

La Svezia ci pungola sulla "tolleranza". I video emozionali? Non c'è partita

Colpi bassi e battute: lo show è servito

nostro inviato a Losanna (Svizzera)

La principessa Vittoria batte il cinque alla squadra Stoccolma-Are che entra in campo con le bandiere e, la sindaca di Stoccolma intona davanti ai membri Cio il ritornello Dancing Queen degli Abba (svedesi). La formazione Milano-Cortina capitanata dal premier Giuseppe Conte sfila accompagnata da cori da stadio «Italia, Italia» e «popopopo»). La presentazione-show di 30 minuti a testa a testa ieri allo Swiss Tech Convention Cente di Losanna per convincere al fotofinish qualche delegato ancora incerto a 2 ore dal voto sembra una finale di x-factor. Video emozionali: slitte trainate da cani e la corona in primo piano che richiama alla compattezza dei reali contro i flash firmati Marco Balich sulle eccellenze del made in Italy, da Giorgio Armani alla Galleria, Bosco Verticale a Milano, Albero della vita di Expo, Cenacolo, droni in volo sulla perla delle Dolomiti. Frasi ad effetto e (molti) colpi bassi.

Il coordinatore della candidatura Stoccolma-Are, Rikard Brisius, cita il fondatore del Cio Pierre de Coubertin e per due volte sottolinea che «la tolleranza della popolazione svedese non è cambiata dal 1912 a oggi» per ricordare i porti chiusi del governo gialloverde. La collega Gunilla Lindberg domanda al Cio «se vuole applicare davvero le nuove regole o se sono solo chiacchiere». Aprono lo show italiano Giovanni Malagò (che alterna francese, spagnolo e inglese) e il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli, rimarcano il consenso «dell'87% dei milanesi ai Giochi e tutte le garanzie finanziarie», doppia stoccata alla Svezia. Il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente del Veneto Luca Zaia («più agitato che alla tesi di laurea») spingono su modello Expo e consenso. Passano il testimone a Conte che cita lo slogan dreaming together: «È il sogno di un intero Paese».

Videomessaggio del presidente Sergio Mattarella che si rivolge direttamente al presidente Cio Thomas Bach ed esprime il «sostegno più convinto, l'Italia farà sentire a casa propria gli atleti come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli». Le più frizzanti sono le «tre girls d'oro» (copyright Malagò), le Medaglie di PyongChang Sofia Goggia, Michela Moioli e Arianna Fontana che ricordano agli atleti che l'Italia è «il Paese del sole». Ogni riferimento ai Mondiali di sci 2018 ad Are con luce artificiale e maltempo non è casuale. Chiude la promessa dello short track Elisa Confortola, 17 anni, generazione 2026, il suo sogno è gareggiare a Cortina, «aiutatemi a realizzarlo». Titolo di coda, «we are ready».

Il team italiano è arrivato intorno alle 9.30 per la presentazione tecnica del sventolando i tricolori, meno compassato degli svedesi guidati dalla principessa Vittoria e dal premier Nong Lofven. C'è tanto mondo dello sport, Paolo Scaroni e Antonello Anonelli per Milan e Inter, Aldo Montano e Nicola Pietrangeli. L'ex ct della Nazionale Marcello Lippi, «convocato» per convincere gli asiatici (dirige la nazionale cinese.

Luca Cordero di Montezemolo ha «curato» una decina di delegati, ma abituato agli scherzi della Ferrari preferisce «parlare dopo il traguardo». Giorgetti in attesa del verdetto improvvisa The winner takes it all degli Abba in un karaoke. È «solo una prova, mi esibirò in caso di vittoria». Dovrà pagare pegno.

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