La coppia diabolica rischia 16 anni

Milano - «Azione spregevole», «metodi mafiosi». Il pm Marcello Musso di solito si occupa di 'ndrangheta. A indagare sul come e perché due ragazzi della Milano bene regolino a colpi di acido muriatico i loro conti con un loro pari, è finito per caso, perché era di turno nei giorni sotto Capodanno, quando il tribunale è semideserto. È sul suo tavolo che il pomeriggio del 28 dicembre sono arrivati i primi rapporti della Volante. Ieri, in aula, si ritrova faccia a faccia con i suoi imputati. Alex Boettcher, sempre più bello e strafottente, chiuso nella gabbia. Martina Levato, la sua ragazza, magra fino all'insignificanza, su una panchetta. L'orrore di quello che è accaduto incombe sull'aula. Chi dei due ha plagiato l'altro? E Pietro Barbini, la vittima, sfigurato per sempre, come ha potuto non accorgersi che quel gioco di messaggi con la sua ex compagna di banco, di rivalità col suo fidanzato, lo stava inghiottendo?

Lesioni personali gravissime, pena fino a sedici anni perché c'è stata anche premeditazione, crudeltà, motivi futili. Questa è la nuova accusa che Musso muove ai due, e che il tribunale presieduto da Anna Introini fa propria. D'altronde il referto dei medici è agghiacciante quanto le foto della Scientifica, «deformazione e sfregio permanente del viso», «necrosi estesa al naso interessante anche la mucosa del setto». Una vita dorata, i buoni studi, la casa a Boston, è rovinata per sempre. E la cosa che ieri più saltava all'occhio è l'ordinarietà dei contesti familiari che ha potuto produrre questo male. I genitori di Martina - brava gente, insegnanti - sono rimasti a casa: hanno saputo solo dalla polizia che la ragazza aspetta un figlio da Alex. La madre di Alex è in corridoio, circondata dai cronisti, a cercare di convincere se stessa che il suo ragazzo è innocente, anche se era lì, invia Carcano, con un martello, e se nel suo piedaterre - quello della doppia vita, delle ragazze portate a letto e poi incise col bisturi - hanno trovato sei flaconi di acido, fin troppi per un solo agguato. Quando esce dall'aula, ammanettato e spavaldo, Alex bacia la mamma. Aspettano un figlio? «È un dono di Dio». Si riprende il 27 gennaio.

Gli avvocati di Alex e Martina cercheranno di limitare i danni tra perizie psichiatriche e riti alternativi: sperando che nel frattempo non saltino fuori collegamenti tra i due bravi ragazzi e altre aggressioni all'acido muriatico avvenute a Milano.