Coronavirus

Covid a Pavia rintracciato nelle lacrime di un bambino

Coronavirus identificato nelle lacrime di un bimbo

Covid a Pavia rintracciato nelle lacrime di un bambino

Coronavirus identificato nelle lacrime di un bimbo. Il Policlinico San Matteo di Pavia annuncia la pubblicazione sull'European Journal of Ophthalmology di uno studio condotto da clinici e ricercatori della Fondazione Irccs, relativo al «primo caso di identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di paziente pediatrico». Si tratta di un 11enne indirizzato alla Clinica pediatrica dell'ospedale pavese per indagini mediche, a causa di contatti prolungati e stretti con un membro della famiglia affetto da Covid -19.

«A prima visita il paziente era asintomatico, senza tosse, febbre, stanchezza, mal di gola o diarrea, e non era presente alcun segno di infezione del tratto respiratorio» spiega Gianluigi Marseglia, direttore Uoc Pediatria del San Matteo.

Il ragazzino è stato «sottoposto a tampone naso-faringeo, risultato poi positivo a Covid-19». I clinici hanno deciso di tenerlo in osservazione e qualche giorno dopo il ricovero il paziente ha iniziato a lamentare sintomi oculari lievi come bruciore e lacrimazione, che hanno spinto i medici a chiedere una valutazione oftalmologica. «Non sono stati trovati segni di congiuntivite o cheratite, ma è stato raccolto anche un tampone congiuntivale, risultato anch'esso positivo» a Covid, riferiscono dal Policlinico. «L'identificazione di Sars-CoV-2 in un campione oculare di un paziente pediatrico Covid-19 ha dimostrato che il virus potrebbe essere rilevato in campioni congiuntivali non solo negli adulti, ma anche nei bambini» afferma Luciano Quaranta, direttore Uoc Oculistica.

«Le manifestazioni oculari nel paziente ricoverato in Pediatria sembrano essere più lievi che negli adulti - evidenziano dal Policlinico pavese - come osservato in un gruppo di 27 pazienti pediatrici con infezione da Covid-19 e manifestazioni oculari al ricovero. Tuttavia, nonostante la trasmissione attraverso le lacrime sia teoricamente possibile, non è ancora chiaro se questa possa essere considerata una via importante per la diffusione del Covid-19». Per questo paziente la malattia ha avuto un decorso benigno, spiegano ancora i sanitari. L'analisi del sangue ha mostrato una lenta e progressiva riduzione dei valori delle transaminasi e l'esame ecografico del polmone, eseguito 6 giorni dopo il ricovero ospedaliero, ha mostrato una completa risoluzione.

Il paziente è stato dimesso dall'ospedale 12 giorni dopo il ricovero.

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