Tiziana PaolocciC'è chi lo chiama «grande» e chi lo definisce «eroe». Chi lo abbraccia simbolicamente, chi vorrebbe imitarlo e chi gli esprime solidarietà e affetto. Tanti chi e settemilatrecento like per Bruno Poeti, il grossetano che nella notte tra domenica e lunedì si è affacciato dalla finestra di casa e ha fatto fuoco ferendo un ladro, che insieme a tre complici cercava di rubargli l'auto.La giustizia lo condanna, ma per la gente è un eroe. Sessantaquattro anni, da due giorni in carcere con l'accusa di tentato omicidio, quell'uomo fotografato sui social network con basco in testa, barba lunga e mento fiero, ieri è stato interrogato dal Gip Marco Bilisari. Il giudice ha disposto anche la perizia balistica sulla 7.65 da cui sono partiti i colpi che hanno raggiunto Ion Nicolai Farcas. Ma intanto l'ex poliziotto, che vive nelle campagne di Marina di Grosseto con la compagna romena, è stato ribattezzato dal popolo del web «paladino della sicurezza in Maremma». «Io sto con Bruno Poeti» è la pagina Facebook creata dagli ammiratori e in poche ore da uomo qualunque Poeti è assurto a «personaggio pubblico».Il suo caso è l'emblema del livello di tolleranza zero che gli italiani hanno nei confronti di criminali stranieri e nostrani. Chi impugna un'arma e si difende da solo, per tanti, non si fa giustizia, ma fa giustizia. Si, perché nel Belpaese rischia di meno chi delinque che chi si difende. Lo ha sottolineato qualche giorno fa anche il vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo definendo «risarcimento-furto» i 325mila euro che dovrà pagare il tabaccaio Franco Birolo per aver ucciso nel 2012 un ladro che voleva svuotargli il negozio.Ogni ora che passa aumentano le simpatie per Bruno Poeti e in molti lo vorrebbero come primo cittadino a Grosseto. «Facciamolo sindaco», è il tam tam ricorrente su Fb e sugli altri gruppi creati per discute di sicurezza in Maremma, dove il numero di furti e rapine è cresciuto proporzionalmente alla rabbia della gente. «Medaglia al valore civile», chiede Laura R. in un commento. «Grosseto è in una situazione di degrado, insicurezza e criminalità che negli ultimi due anni ha raggiunto livelli estremi - scrive Andrea -. Non ci sentiamo più protetti nemmeno nelle nostre abitazioni, sembra qui in Italia che i magistrati difendano i ladri invece che i proprietari».«Non ti conosco ma sono con te. Grande sei tutti noi, coraggio», posta Laura M. mentre Loris ci va giù pesante: «Bravo Bruno hai fatto bene! Se cominciamo a sparargli un po' nel c. inizieremo a sistemare un po' le cose! Come per il mio compaesano Stacchio spero che anche il tuo caso sia archiviato». «Intanto il delinquente sta ricevendo le cure gratis», protesta un'altra ammiratrice e Fabio C. aggiunge: «L'unico rammarico è che ha mancato gli altri... se faceva filotto era un grande». «Ci si dimentica delle migliaia di persone picchiate selvaggiamente dentro i loro alloggi, qualcuno di loro purtroppo ci ha lasciato le penne», ricorda Andrea T.Qualcuno, come Giampaolo S.
, mette alla gogna la giustizia-ingiusta: «Chi condanna Poeti è d'accordo con i delinquenti». Silvia R. va anche oltre: «Spero tanto che il magistrato che ha firmato il fermo si trovi i ladri in casa. Poi vediamo cosa pensa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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