Delitto Pamela, i pm: «Oseghale l'ha stuprata» Ma il gip non ci crede

Per il giudice il sesso «è stato consenziente» Domani a Roma i funerali della ragazza

Chiara Giannini

Innocent Oseghale resta in carcere. Rimane infatti lui il principale accusato per l'omicidio della diciottenne romana Pamela Mastropietro, uccisa e fatta a pezzi tre mesi fa in un appartamento di Macerata.

A quanto si apprende, secondo le dichiarazioni rilasciate ieri mattina in conferenza stampa dal procuratore Giovanni Giorgio, la giovane fu prima violentata, poi barbaramente assassinata. A quanto pare, Pamela non sarebbe stata in grado di intendere e di volere a causa del suo stato, derivante dall'assunzione di eroina. Sono stati gli esami del Ris dei carabinieri ad accertare che prima dell'omicidio la donna ebbe un rapporto sessuale. Ecco perché a carico di Oseghale è stato emesso un nuovo provvedimento di misura cautelare per omicidio e violenza, che si aggiunge a quelli per occultamento e vilipendio di cadavere. Diversa, invece, la teoria del giudice Giovanni Manzoni, che opta più per un rapporto consenziente tra omicida e vittima. Per lui i due si conoscevano e la violenza sessuale sarebbe solo un'ipotesi. Il procuratore Giorgio procede, invece, sulla stessa strada che ha portato avanti dall'inizio. La sua tesi è che Oseghale portò in casa Pamela, la quale assunse eroina e si sentì male. Vedendola in quello stato si approfittò di lei, ma resosi conto che la donna aveva problemi a causa della droga la colpì alla testa e poi con due coltellate, fatali, all'addome. Spaventato, chiamò alcuni amici per farsi aiutare a sezionare il corpo, prima di chiuderlo nei due trolley recuperati il giorno dopo dove li aveva abbandonati. Lo scontro tra Procura e Gip ha indotto il procuratore a ipotizzare che sul fatto della violenza sessuale si possa chiamare in causa il tribunale del Riesame.

Le posizioni di Lucky Desmond e Lucky Awelima, invece, restano incerte, visto che non esiste prova che il giorno dell'omicidio fossero realmente nell'appartamento. Anche in questo caso si procede per ipotesi. I due restano comunque in carcere. Oltretutto, il quarto indagato, Anthony Anianu, ha raccontato agli inquirenti che il giorno dell'omicidio di Pamela avrebbe parlato al telefono proprio con Oseghale, che gli avrebbe raccontato di essere nel suo appartamento insieme a una donna che non stava bene.

Una dichiarazione che è al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire il difficilissimo puzzle di quella giornata. Il tutto mentre resta anche il giallo dell'interprete nigeriana scomparsa dopo aver tradotto le conversazioni in carcere tra gli altri due indagati. Della donna si sono stranamente perse le tracce.

Al momento la soluzione del caso resta affidata agli ulteriori accertamenti del Ris. Il tutto mentre domani alle 11, a Roma, in via Appia, si terrà il funerale di Pamela. La mamma della 18enne, infatti, ieri si è recata nella città marchigiana per recuperare i resti della figlia.

Sia nella Capitale che a Macerata è stato proclamato, per sabato, un giorno di lutto. Le spoglie della giovane saranno poi portate al cimitero del Verano, dove dopo tre mesi la diciottenne romana, forse, potrà trovare la pace che merita.

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