Gentile direttore, la mia solidarietà al Signor Canavero è totale. Anch'io ho votato alla Camera Forza Italia e al Senato Lega. Credevo di aver dato le chiavi dell'auto a un signore Salvini che combattesse i signori del Vaffaday con determinazione, purtroppo non è così. Allo steward di Maio, al suo mentore Grillo e al rivoluzionario «Dibba» invio il mio cv di un ragazzo figlio di falegname ora 71 enne, che partito dalla Puglia ha raggiunto la stratosferica pensione di 2.732,00 euro netti. Continuo a fare il consulente per una multinazionale con partita Iva, rapinato di circa 45% del reddito che produco con il mio lavoro. Ho allestito con altri colleghi circa 45 navi militari di oltre 10 nazioni, ho viaggiato per assistenza al cliente nei vari Paesi del mondo, ho fatto circa 1.500 uscite in mare per prove di validazione dei sistemi, l'orario di lavoro era mediamente di 10/12 ore al giorno. In 40 anni di attività avrò fatto al massimo 70 giorni di malattia. Ero orgoglioso della mia azienda e all'estero mi sono sempre battuto per difendere i colori della mia azienda e dell'Italia.
Dal 2005, come dicevo, faccio consulenza e non permetterò a un tizio che faceva il buffone di portarmi via la mia pensione.
Consiglio non richiesto ai due vicepremier. A Di Maio: fatti un'autocritica sul perché non hai trovato lavoro in un mondo così grande pur avendo alle spalle una famiglia era indigente. A Salvini: torna a casa altrimenti mi riprenderò il mio voto. A tutti i pensionati, uniamoci in un grande Vaffaday nei confronti di questa gioventù già vecchia dentro che ha scoperto la politica per non fare niente, che propone un assistenzialismo destinato a creare Di Maio che aspettano al paesello affinché o il lavoro o il reddito di cittadinanza li raggiunga.
Not in my name.
M. Barone