Washington Fallisce anche la seconda nomina di Donald Trump per l'incarico di ministro dell'Esercito. Stavolta, a fare un passo indietro è il senatore repubblicano del Tennessee, Mark Green, che ha deciso di ritirarsi denunciando una campagna di «attacchi falsi e fuorvianti» contro la sua persona.
«Tragicamente, la mia vita di servizio pubblico e la mia fede cristiana sono state rappresentate in maniera errata e attaccate», ha affermato Green in una dichiarazione rilanciata da Nbc News. Il senatore era finito al centro delle polemiche per alcune sue dichiarazioni su islam, omosessuali e transgender.
La nomina di Green da parte di Trump aveva fatto seguito a quella dell'uomo d'affari Vincent Viola, che a febbraio aveva rinunciato all'incarico a causa di un possibile conflitto di interessi.
Il
ministro dell'Esercito nell'Amministrazione Usa è subordinato al ministro della Difesa. L'ultimo a ricoprire l'incarico è stato Eric Fanning, nominato da Barack Obama e primo omosessuale dichiarato a essere scelto per quel ruolo.
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