Berlusconi-Sarkozy, faccia a faccia quattro anni dopo

Dopodomani vertice Ppe a Madrid, l'incontro dopo la risatina di Cannes. C'è anche la Merkel

Berlusconi-Sarkozy, faccia a faccia quattro anni dopo

Roma - Berlusconi ridiscende in campo anche a livello internazionale. In realtà non ne era mai uscito, rimanendo saldamente leader di Forza Italia, uno dei gruppi più numerosi all'interno del Ppe. Tuttavia, per effetto della condanna sul caso Mediaset, era stata privato del passaporto e quindi gli era stato impedito varcare i confini nazionali e partecipare a consessi internazionali. Ora, invece, il Cavaliere può espatriare e tra due giorni sarà protagonista, a Madrid, del congresso del Ppe: evento a cui parteciperanno dieci capi di governo e Stato in carica. Il Cavaliere parlerà giovedì pomeriggio e in queste ore sta limando il suo intervento; che sarà tarato soprattutto sul problema immigrazione e sicurezza. Ma parlerà anche di unione politica e di problemi economici della Ue. L'evento è molto atteso anche perché l'ex premier incrocerà, per la prima volta dopo le sue dimissioni da Palazzo Chigi nel 2011, l'ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy: come scordare le risatine dell'ex capo dell'Eliseo? Ed è previsto un incontro pure con la cancelliera in carica, Angela Merkel. E non è escluso che tra i due, sempre giovedì, possa tenersi un bilaterale. Durante la due giorni di Madrid verranno votati i componenti della presidenza del partito, compreso il presidente, il segretario generale, il tesoriere e i 10 vicepresidenti. A quest'ultima carica sarà probabilmente riconfermato Antonio Tajani.

Insomma, il Cavaliere ancora leader tra i leader; in una dimensione internazionale che anche ieri l'ha visto presente con una nota sui problemi del Medioriente: «Di fronte a quello che sta succedendo in Israele nelle ultime settimane non è più possibile rimanere in silenzio - detta in una nota l'ex premier - Ancora una volta persone innocenti pagano con la vita il solo fatto di essere ebree. Ancora una volta Israele è costretta a difendere la vita e la sicurezza dei suoi cittadini. E come troppo spesso accade, questo avviene nell'indifferenza di molta parte della comunità internazionale, pronta a una inaccettabile equidistanza fra aggressori e aggrediti». E ancora: «I giusti diritti del popolo palestinese, che merita di vivere in pace, nella libertà e nella prosperità, non hanno nulla a che fare con quello che sta avvenendo in questi giorni. Israele è parte integrante dell'Occidente, dei nostri valori e della nostra civiltà».

Mentre Berlusconi ha la testa sui problemi internazionali, Forza Italia s'interroga sul provvedimento delle unioni civili. Tema etico e quindi libertà di coscienza; e tra gli azzurri è una macedonia di opinioni. Michela Vittoria Brambilla giura: «Siamo uno dei pochi Paesi democratici a non aver regolarizzato le unioni civili. È un ritardo inaccettabile.

Quindi, sì subito a questa legge. Anche Berlusconi la pensa così». Idem Stefania Prestigiacomo: «La legge la voterei». Sul fronte del no, invece, da Brunetta a Malan, passando per Gasparri che dice: «È un pastrocchio irricevibile».

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