Il duello a distanza Berlusconi-Salvini. In palio la leadership

Il Cavaliere torna sulla scena nel giorno di Pontida: centrodestra a trazione moderata

Il duello a distanza Berlusconi-Salvini. In palio la leadership

Dal nostro inviato a Fiuggi

Silvio Berlusconi è pronto a celebrare la sua rentrée sulla scena politica con una adunata vecchio stile. L'appuntamento con l'ormai classico pensatoio autunnale organizzato da Antonio Tajani, il primo da quando lo storico esponente azzurro è diventato presidente del Parlamento europeo, è fissato dallo scorso 29 agosto. Una promessa a cui il presidente di Forza Italia ha tenuto fede alla luce del suo rapporto di stima e amicizia verso Tajani, ma anche per il desiderio sempre più forte di ribadire la sua leadership, tornare a prendersi la scena e avere un contatto diretto con la sua gente, accorsa in massa a Fiuggi dove si contano oltre tremila accrediti di dirigenti e simpatizzanti azzurri. Cifre record per un vento di centrodestra tornato a soffiare forte nel Paese. Per Berlusconi poi sarà una occasione anche per mostrarsi al suo popolo con il suo rinnovato look, dopo il periodo di remise en forme a Merano, con una dieta ferrea che lo ha portato a perdere oltre dieci chili.

Berlusconi - arrivato nella cittadina termale nella tarda serata di ieri insieme a Sestino Giacomoni e alla compagna Francesca Pascale - è pronto a sostenere la sfida a distanza con Matteo Salvini, impegnato nell'appuntamento più identitario, quello di Pontida dove sullo sfondo campeggerà la scritta «Salvini premier». Dopo mesi in cui si è concentrato sulla preparazione del programma, sui continui focus group per confrontarsi e vagliare la reazione alle sue idee e proposte, sugli incontri con i rappresentanti delle categorie, sulla ricerca di slogan e format comunicativi, su una attenzione crescente per la dieta e l'esercizio fisico, per Berlusconi è tempo di tornare in pubblico.

Il Cavaliere - secondo quanto filtra - batterà sul dovere dell'unità della coalizione («smettiamole con le baruffe interne», auspica ieri Renato Brunetta), sulla liberazione che le elezioni porteranno nel Paese e sull'inevitabilità del ritorno al governo del centrodestra. Una necessità imprescindibile per l'Italia alla luce dell'incapacità di governo del Movimento 5 stelle («pensavamo di aver toccato il fondo quando il Pd ha nominato ministro dell'Istruzione una persona non laureata. Invece oggi apprendiamo che il candidato premier in pectore del M5s è una persona che non solo non si è mai laureata, ma non ha nemmeno mai lavorato un giorno in vista sua. E parlano di meritocrazia», scriveva ieri su Facebook, Sestino Giacomoni) e dell'inaffidabilità del Pd. Disegnerà, però, una coalizione che dovrà essere a trazione «liberale, moderata e riformista», battendo sul tasto della centralità azzurra.

Berlusconi - che ieri sera ha cenato con il segretario generale del Ppe Antonio Lopez-Isturiz, la commissaria Ue al digitale Mariya Gabriel e lo stesso Tajani - si concentrerà sulle scelte che l'Ue dovrà fare per riavvicinarsi ai suoi cittadini e sulla necessità di un ancoraggio forte al Partito Popolare

Europeo, tornato a guardare verso l'ex premier italiano come figura portatrice di stabilità.

Un cambio di marcia a cui il presidente di Forza Italia è pronto a contribuire in prima persona, con o senza riabilitazione giudiziaria.

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