Roma Non appena la foto di Silvio Berlusconi al McDonald's è stata pubblicata è subito scattato il primo dibattito: «Ma è vera o è un fotomontaggio?». Una volta appurata la genuinità di quella immagine e spazzata via la polvere dell'incredulità, è partita la seconda diatriba. Da una parte il partito della trovata mediatica, composto da coloro che si sono convinti che il Cavaliere, con un colpo di genio comunicativo, abbia architettato a tavolino quella visita al fast food per incarnare la normalità e mettersi in sintonia con i tempi. Dall'altra coloro che più prosaicamente hanno sposato la convinzione che l'ex premier, sic et simpliciter, avesse voglia di bersi un'aranciata e non abbia fatto distinzione tra un bar di lusso e la catena di ristoranti più diffusa al mondo.
Come sono andate realmente le cose? Berlusconi quella domenica aveva fatto visita, accompagnato dai suoi architetti, al negozio di Segrate della grande catena di arredamento «Maisons du monde» per fare alcuni acquisti per la sua villa in Sardegna. Si era intrattenuto a lungo con la direttrice, con la quale è entrato immediatamente in sintonia, «interrogandola» sul successo della catena, sul fatturato e sulle difficoltà di investire in Italia. Tornando verso Arcore, Berlusconi e il suo architetto (che ha scelto un Big Mac) hanno deciso di fare uno spuntino e, semplicemente, hanno scelto il McDonald's più vicino. Il presidente di Fi ha contraccambiato i saluti dei presenti, poi invitato dal personale si è prestato a fare una foto in cucina con i dipendenti del locale. Immagini che sono diventate cult e virali, moltiplicandosi e diffondendosi su milioni di smartphone.
Sono partiti applausi, ironie, battute, letture politiche, massmediologiche o sociali. Quel che è certo è che Berlusconi è andato a segno anche questa volta, finendo sui giornali di mezzo mondo e dimostrando di avere ancora l'appeal di una rockstar senza essere percepito come viziato e distante. Le letture anche «alte» si sono sprecate. Gianpietro Mazzoleni, professore di Comunicazione politica, interpellato da La Notizia, ha dato questa lettura: «Con Renzi che ha stancato il pubblico, Berlusconi ha cercato di uscire dall'angolo attirando l'attenzione su di sé con un gesto normalissimo per far presa su un elettorato medio-basso che magari non si riconosce in nessuno dei partiti presenti sulla scena».
Fermo restando che Berlusconi risulta credibile perché questa sua identità pop e anti-snob che lo porta a uscire di continuo dal recinto e dai paramenti del potere non è un abito innaturale ma qualcosa che lo contraddistingue da sempre. Non a caso negli ultimi tempi, il Cavaliere ha iniziato a scegliere sistematicamente il treno invece dell'aereo privato per percorrere la tratta Milano-Roma. E qui, raccontano, non si risparmia di certo nel rapporto con le persone, magari non nascondendo un brivido di orgoglio quando un capotreno gli racconta quanto sia migliorato il servizio con l'Alta Velocità, voluta proprio dall'ex premier. Oppure soffermandosi lungamente a parlare con una mamma sulla difficoltà di trovare un asilo nido in Italia. Piccoli gesti impossibili da far percepire come genuini in assenza di un reale interesse per le persone. Naturalmente l'eco della foto al fast-food non è passata inosservata ed è arrivata anche ad Arcore.
«Mai mi sarei aspettato così tanta enfasi» avrebbe detto Berlusconi. «Si sa che mi piace stare tra la gente». Ma chi lo frequenta racconta che il Cavaliere non avrebbe nascosto un pizzico di compiacimento per il dibattito scatenato dall'inedito ritratto del «McSilvio».FdF
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