Michele Emiliano va punito con la sanzione dell'ammonimento perché ha violato il divieto per cui un magistrato, anche se fuori ruolo, non può iscriversi a un partito politico.
Lo ha chiesto il sostituto pg di Cassazione Carmelo Sgroi, titolare con il ministro della Giustizia, davanti alla sezione disciplinare del Csm, dove è in corso l'udienza che vede il governatore della Puglia difeso dal procuratore capo di Torino Armando Spataro. L'ammonimento è la sanzione più lieve prevista dal sistema disciplinare.
Emiliano, che si era candidato alle primarie del Pd, attraverso il suo legale ha chiesto al collegio giudicante di far valere l'insussistenza dell'addebito disciplinare, l'estinzione del procedimento per il non rispetto dei termini di avvio, e il sollevamento della questione di legittimità costituzionale presso la Consulta.
«Credo di aver continuato a fare tutto per onorare l'ordine a cui appartengo. Nei 10 anni in cui sono stato sindaco a Bari ho cercato di comportarmi applicando la stessa correttezza», ha detto il governatore davanti alla sezione disciplinare del Csm.
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