Entra col martello in cattedrale e prova a rubare la Magna Carta

Furto fallito a Salisbury, dove si trova una delle 4 copie

Entra col martello in cattedrale e prova a rubare la Magna Carta

È destino che in questo 2018 l'antica cittadina inglese di Salisbury debba trovarsi al centro dell'attenzione internazionale. Lo scorso 4 marzo un maldestro commando di agenti russi tentò di trasformarla nel teatro dell'omicidio, a mezzo gas nervino, dell'ex collega passato al Regno Unito Sergei Skripal e di sua figlia Yulia: i due scamparono per un soffio alla morte, ma ci andarono di mezzo una sfortunata passante e soprattutto le già malmesse relazioni tra Londra e Mosca. È di ieri, invece, la notizia che un altrettanto velleitario ladro ha tentato di sottrarre dalla cattedrale di Salisbury nientemeno che la Magna Carta, uno dei più importanti e preziosi documenti storici originali della storia inglese. Anche a lui è finita male, anzi peggio che ai mancati assassini degli Skripal, riparati in Russia: è stato arrestato.

L'uomo bloccato dal personale della cattedrale dopo aver tentato la fuga e consegnato alla polizia ha 45 anni e corrisponde alle descrizioni dei testimoni che, allibiti e spaventati, lo hanno visto avventarsi con un martello contro la teca di cristallo che contiene una delle sole quattro copie ancora esistenti della «Magna Carta Libertatum», redatta nel 1215 dal re inglese Giovanni Senzaterra. La teca, fortunatamente, ha resistito ai colpi e al malintenzionato non è rimasto che tentare la fuga: ma anche questa è miseramente fallita. L'uomo arrestato dovrà rispondere di tentato furto, danni e possesso di armi d'attacco.

Non si sarebbe trattato, come si è ben capito, di un furto ordinario. Quella custodita nella cattedrale di Salisbury è la copia meglio conservata delle quattro esistenti della Magna Carta, un oggetto dal valore inestimabile la cui perdita avrebbe rappresentato un danno immenso. Dopo il fallito assalto, la Magna Carta di Salisbury è stata posta sotto custodia, nell'attesa che il sistema di protezione venga ripristinato, e magari migliorato traendo dall'accaduto una utile lezione.

Il documento è citato nei manuali di Storia perché è considerato la prima pietra miliare del lungo percorso verso la conquista dei diritti universali, in Inghilterra e non solo.

Giovanni Senzaterra lo scrisse per riconoscere ai baroni inglesi che gli si erano ribellati in armi una serie di diritti che limitavano il suo potere assoluto, ottenendo così la pace. Senza saperlo, il sovrano poneva così, otto secoli fa, le basi per l'instaurazione della monarchia costituzionale.

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