Espulso per selfie con il Cav: terremoto nel Ncd

Arrivano le prime dimissioni dopo la cacciata del coordinatore marchigiano

Espulso per selfie con il Cav: terremoto nel Ncd

RomaGaleotto fu il selfie e nell'Ncd arriva il terremoto con tanto di cacciata del «traditore» che ha osato farsi una foto con Berlusconi. Tra gli alfaniani i nervi tornano tesi e ci si chiede: sarà la prima scossa tellurica di una lunga serie? È successo che il coordinatore Ncd delle Marche, Giacomo Bugaro l'altra sera ha varcato il portone di palazzo Grazioli per parlare con Berlusconi, facendosi addirittura una foto ricordo col telefonino. Un'onta soprattutto per l'anima più ruvidamente antiberlusconiana del partito, tra cui Gaetano Quagliariello. Il quale è andato su tutte le furie e ha di fatto cacciato il marchigiano, reo di troppa vicinanza al Cav. «Lascia il coordinamento», gli ha imposto. E il marchigiano ha fatto le valigie non senza protestare: «Prendo atto che da diversamente berlusconiani siamo diventati totalmente antiberlusconiani. Sono stato invitato da Berlusconi per parlare del futuro dei moderati. Se questo viene vissuto come una pregiudiziale...». E poi l'amaro sfogo: «Mi pare che siamo al Gulag».

Il pugno di ferro di Quagliariello ha scosso il partito. Nelle Marche in molti hanno preso le difese di Bugaro e attaccato il coordinatore nazionale, domandandosi se Alfano fosse al corrente dell'epurazione. Tra questi, il presidente dei giovani di Ncd delle Marche e il capo del circolo di Ancona: autoespulsi in solidarietà con Bugaro. Insomma, nel partito sono scintille. Ma a fronte di molti malumori per come Quagliariello ha gestito il caso, lo stesso ha rincarato la dose contro i “traditori”: «C'è chi ha lanciato il concorso “torna a casa Lassie”. Chi vuole si iscriva pure ma sapendo che non è compatibile con l'altra storia che stiamo scrivendo. Bisogna scegliere: o si partecipa al concorso o si vive l'avventura di Ncd.

Anche se a volte si tratta di una vita difficile, meglio una vita da cani che una nostalgia canaglia!». Toni che non sono piaciuti affatto all'anima moderata di Ncd: da De Girolamo a Lupi passando per Casero e Saltamartini.

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