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Famiglie e Ue: ecco l'Italia che ho in mente

Dalla politica economica a fisco e a lavoro, la ricetta azzurra per la ripresa

Famiglie e Ue: ecco l'Italia che ho in mente

Pubblichiamo il documento che il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha letto ieri al termine delle consultazioni al Quirinale. Non solo la posizione degli azzurri rispetto alla crisi, ma un vero e proprio documento programmatico per il centrodestra

Abbiamo manifestato al Capo dello Stato la nostra preoccupazione per questa crisi di governo. È una crisi particolarmente grave perché aperta in un momento delicato per la Nazione. L'Italia dovrà affrontare di qui a qualche settimana una manovra economica particolarmente pesante, di almeno trenta miliardi, per evitare l'aumento dell'Iva, il crollo dei consumi e una pesante recessione per i cittadini, le famiglie e le imprese. Una manovra attesa con particolare attenzione dall'Europa, dopo i disastrosi precedenti che non sono serviti al Paese ma ci hanno trasformati in «osservati speciali».

Quattordici mesi dopo le precedenti consultazioni, il fallimentare esperimento di governo ha indebolito pesantemente l'economia italiana al punto che oggi rasenta la crisi, con un debito pubblico più alto, che ha superato il livello di guardia, con un divario tra Nord e Sud che è aumentato senza che sia stata approvata l'autonomia richiesta dalle Regioni.

L'esperienza appena conclusa dimostra che i progetti di governo si costruiscono col tempo, l'esperienza, tra persone e idee compatibili tra loro prima del voto e non dopo, in maniera posticcia. Un governo non può nascere in laboratorio, un governo non può funzionare se è basato solo su un contratto.

Forza Italia ha condotto una opposizione seria, coerente e responsabile in Parlamento cercando di correggere i molti errori e di migliorare per quanto possibile i provvedimenti. Con lo stesso senso di responsabilità che abbiamo dimostrato allora e che è stato molto oneroso in termini politici al nostro Movimento, oggi mettiamo in guardia dal rischio di un esecutivo frutto di una nuova maggioranza tra diversi, improvvisata, che esiste solo in Parlamento e non nel Paese, che non rispecchia la maggioranza degli elettori italiani.

La mera coincidenza di interessi tra forze politiche che si sono contrastate fino a pochi giorni prima non può essere certo la base sulla quale costruire un esecutivo stabile e credibile, e costituisce piuttosto una presa in giro degli elettori, un tradimento delle loro volontà.

Un governo fortemente sbilanciato a sinistra, come quello ventilato in questi giorni, sarebbe pericoloso per le imprese, per lo sviluppo, per la sicurezza, per le garanzie e le libertà di tutti i cittadini. Esiste il rischio concreto che, di fronte alle difficoltà di bilancio ereditate dal passato si ricorra ad un'imposta patrimoniale che metterebbe in pericolo il risparmio degli italiani e comprometterebbe definitivamente le prospettive di crescita.

È persino superfluo aggiungere che in nessun caso Forza Italia è disponibile a partecipare ad operazioni politiche di questo tipo, ad alleanze con chi abbiamo combattuto in campagna elettorale e che esprime una visione del Paese diversa e opposta alla nostra. Dopo tanto avventurismo, il Paese ha invece bisogno di un governo stabile, solido, coeso, con un programma coerente, con una forte legittimazione democratica.

Bisogna fornire risposte ai problemi degli italiani. C'è bisogno di un esecutivo autorevole che restituisca al Paese una rispettabilità e una considerazione internazionale che oggi non ha, dopo le pericolose sbandate degli ultimi mesi. Un esecutivo che scongiuri qualsiasi ipotesi avventurosa di uscita dall'euro o dal processo europeo, e che al contrario consenta all'Italia di contare in Europa e di tutelare i nostri interessi nazionali come spetta di diritto a un grande Paese fondatore dell'Unione Europea.

Noi di Forza Italia, che siamo in Italia i continuatori della tradizione liberale, democratica, cristiana e garantista della civiltà Occidentale e dei suoi principi, proponiamo il modello del centrodestra che governa oggi migliaia di Comuni, la maggioranza delle Regioni italiane e che funziona da oltre 25 anni. Il centrodestra è la maggioranza uscita dalle urne alle scorse elezioni politiche ed è oggi la maggioranza naturale degli italiani, come confermato da tutte le tornate elettorali regionali e amministrative dell'ultimo anno.

L'Italia ha bisogno di un centrodestra moderno, europeo, liberale, credibile, capace di parlare all'intero Paese, e di farsi ascoltare nel mondo, un centrodestra con una chiara e inequivoca vocazione atlantica ed europeista, in grado di realizzare una seria politica di contenimento della spesa e di taglio delle tasse, una vera riforma delle istituzioni che riconsegni l'effettiva sovranità agli elettori, una più forte tutela della sicurezza e della libertà dei cittadini anche attraverso la riforma dell'ordinamento giudiziario.

Per realizzare tutto questo occorre costituire in Parlamento una maggioranza di centrodestra che corrisponda al sentire degli italiani. Qualora non sia possibile realizzarla, la strada maestra sono le elezioni anticipate.

Questo è il suggerimento che ho formulato al Capo dello Stato, nel quale Forza Italia ripone la massima fiducia per le scelte che riterrà opportuno operare.

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