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Firma 1 e firma 2 sul libretto scolastico? Risalgono al Fascismo

Il caso del libretto per le assenze sollevato dall'assessore veneto ha suscitato un vespaio di polemiche che per i combattenti del gender si è rivelato un autogol

Firma 1 e firma 2 sul libretto scolastico? Risalgono al Fascismo

Amara sorpresa per Elena Donazzan che con un post su Facebook, cavalcando il tema del gender nelle scuole, si chiedeva "a quale livello decisionale si è data indicazione di omettere la dicitura "padre " e "madre" nel libretto che certifica la vita dello studente".

Il suo post è stato condiviso da oltre duemila persone e, al momento, ha quasi 5000 commenti. Purtroppo però, non tutti pensano che l'ultima battaglia intrapresa dall'Assessore all'Istruzione, alla Formazione, al Lavoro e alle Pari Opportunità della Regione del Veneto.

Basta dare un'occhiata e, oltre alla vangala di insulti, tanti suoi elettori cercano di far ragionare l'assessore: "Scusi ma uno che per disgrazia dovesse rimanere orfano di padre e di madre che dovrebbe fare? Non avrebbe diritto ad avere un libretto scolastico? O peggio, posto che nessun adulto possa andare agli incontri coi professori o firmare le pagelle (stando a questo suo stupido ragionamento) sarebbe esentato dal frequentare la scuola dell'obbligo?", si chiede un fan della pagina pubblica di Elena Dozzan, mentre un altro rilancia: "Cominciate a stabilire delle serie priorità (questa di certo non lo è) e vedete di risolvere i veri problemi della scuola italiana ... ".

Sono in tanti infatti, i cittadini esasperati dall'inizio della #buonascuola renziana e combattere per una dicitura sul libretto delle assenze non sembra essere stata una mossa vincente per l'esponente leghista con delega anche all'Istruzione: "Papà e mamma e chi non li ha più? Ma la "buona scuola" è ben altro.... indignamoci perché in classe di mia figlia non vi sono ancora tutti i professori a 1 mese dall'inizio della scuola!!! I problemi sono altri."

A dare il colpo di grazia però, è stato un utente che ha chiarito una volta per tutte l'origine della dicitura "firma 1 e firma 2" sui libretti scolastici, che tanto scalpore aveva suscitato, sgomberando ogni dubbio sul gender e sulla sua provenienza: "La informo io: è stato il ministro dell'Educazione nazionale Giuseppe Bottai, governo Mussolini. Tale dicitura infatti compare fin dal 1938. Scopriamo quindi grazie a lei che l'ideologia gender era ben radicata nella cultura fascista.

Si dimetta, incapace".

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