La forza del Pd sono gli avvocati: ecco i legali schierati con Renzi

Gli avvocati Bianchi, Giallombardo e Balp tra i maggiori finanziatori del partito a trazione renziana. Sempre di più i legali che entrano nei cda delle società pubbliche

La forza del Pd sono gli avvocati: ecco i legali schierati con Renzi

Bastava fare un giro alle cene di finanziamento del Pd, per capire quanto contassero gli avvocati. Dopo gli imprenditori, la categoria professionale più rappresentata insieme ai commercialisti.

Ma le toghe sostengono Matteo Renzi da molto più tempo. Per verificarlo, basta dare un occhio all'elenco dei finanziatori dell'ultima Leopolda, pubblicati da Fondazione Open: spiccano i nomi di Alberto Bianchi (30.400 euro di contributo), presidente della Fondazione per il fundraising delle iniziative renziane e consigliere d'amministrazione Enel, di Renato Giallombardo (10mila euro), già sostenitore di Renzi alle primarie Pd nel 2013, e di Alessandro Balp (500 euro), coordinatore del dipartimento Società e Finanza di "Bonelli Erede Pappalardo" e socio del giornale Linkiesta, dal cui sito, due anni fa, aveva già lanciato appelli in favore dell'attuale premier.

Ci sono poi, come ricostruisce il quotidiano Italia Oggi, molti altri avvocati che, pur non appoggiando necessariamente il presidente del Consiglio in quanto a posizioni politiche, sono dati comunque come molto "vicini" a Palazzo Chigi. A partire da quelli nominati ai vertici delle società pubbliche.

Tra questi ultimi rientra sicuramente Alberto Pera, avvocato e consigliere indipendente di Enel, vicino all'Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia, un movimento politico che tra i propri sostenitori conterebbe anche Oscar Giannino. Ai dibattiti organizzati dall'Alleanza è stato spesso ospite anche l'avvocato Alberto Saravalle, partner dello stesso "Bonelli Erede Pappalardo", autore di un blog sull'Huffington Post e molto attivo su Twitter.

C'è poi Guido Alpa, cda di Finmeccanica e presidente del Consiglio Nazionale Forense. Infine c'è Andrea Gemma, membro del cda Eni e nominato soggetto attuatore giuridico del piano carcere dall'allora ministro Alfano nel lontano 2010. Di Alfano, l'avvocato Gemma è stato poi tutor ai tempi del dottorato di ricerca, al punto che la stessa Italia Oggi li definisce "intimi amici".

Verso Renzi e il Pd si starebbe poi orientando il professor Gregorio Gitti, docente all'Università degli Studi di

Milano, eletto con Scelta Civica e conquistato alla causa democratica, dice lui, "dalle parole del premier sulla Cgil". Gitti è figlio dell'onorevole democristiano Tarcisio, in Parlamento ininterrottamente dal 1979 al 1992.

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