Nel nome della «fraternité», il Consiglio Costituzionale francese stabilisce che l'aiuto disinteressato fornito a migranti irregolari non può essere considerato un reato. E lo fa spiegando proprio che la fraternità «è un principio riconosciuto dalla Costituzione francese» e accogliendo di conseguenza il ricorso di Cedric Herrou, l'agricoltore diventato un simbolo per aver ospitato centinaia di migranti provenienti dall'Italia.
In nome della fraternità, affermano i Saggi, si è «liberi di aiutare gli altri, a fini umanitari, senza considerare la regolarità del loro soggiorno sul territorio nazionale». L'ingresso illegale in Francia resta un reato, ma dare aiuto ai migranti non più.
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