Politica

"Genitore 1" e "genitore 2", mamme e papà obbligano il Pd a fare marcia indietro

"Mamma e papà non sono parole omofobe". Il sindaco Decaro costretto a cancellare la numerazione dai moduli d'iscrizione all'asilo

"Genitore 1" e "genitore 2", mamme e papà obbligano il Pd a fare marcia indietro

Le mamme e i papà hanno vinto. Le centinaia di genitori baresi feriti dalla decisione della giunta Decaro di imporre, nel bando per l'iscrizione agli asili nido, la dicitura "genitore 1" e "genitore 2" hanno riguadagnato il diritto di essere chiamati con i nomi con cui si rivolgono loro i propri bambini.

Di qualche giorno fa la notizia delle proteste furibonde del Forum delle Famiglie contro quell'iniziativa "anti-omofobia" che, a detta delle associazioni dei genitori, discriminava solo le mamme e i papà del capoluogo pugliese. "Via 'mamma e papà' dai moduli dell'asilo, l'ira del Forum delle famiglie: "Da quando in qua sono parole omofobe?"
In che modo le persone omosessuali sarebbero discriminate dall’adozione della dicitura ‘genitore 1 e genitore 2’, anziché dal permanere dei più antiquati ‘papà e mamma’ sul modulo di iscrizione di un bambino ad una scuola materna comunale barese?", si domandavano perplessi dal Forum.

Immediata la mobilitazione di piazza, con un sit-in organizzato davanti a Palazzo di Città e una petizione popolare diffusa tra la cittadinanza dalle associazioni Manif pour tous, Sentinelle in piedi e Granello di Senapa.

"'Genitore 1 e 2', sit-in di protesta in Comune: "Discriminatorio è eliminare mamma e papà"
Per il Sindaco Decaro e l’Amministrazione del Comune di Bari, - spiegano gli organizzatori parlando a Bari Today - riconoscere che siamo tutti figli di una madre e un padre è un fenomeno di “omofobia”. Non si capisce però chi e come possa offendere questa verità chiara e pacifica, che cioè l’esistenza di ogni persona è radicata nella complementarietà tra un uomo e una donna, padre e madre
".

Un'argomentazione che evidentemente si è dimostrata tanto lineare da indurre il primo cittadino a incontrare i manifestanti: ha spiegato di aver scelto la parola "genitori" in quanto "più inclusiva", ma ha acconsentito a cancellare dai moduli la numerazione "1" e "2".

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