Cronache

Una giornata spaziale. A un mese dall'incidente la Soyuz arriva in orbita

L'altro evento: l'appuntamento romantico della sonda Osiris-Rex con l'asteroide Bennu

Una giornata spaziale. A un mese dall'incidente la Soyuz arriva in orbita

Giornata spaziale, quella di ieri. Un lunedì importante, che concentrava due eventi in un solo giorno: gli astronauti partiti dalla base di Baikonur, in Kazakistan e arrivati sulla Stazione Spaziale Internazionale e l'appuntamento romantico della sonda Osiris-Rex della Nasa con l'asteroide Bennu. Gli occhi degli internauti e degli appassionati di spazio e missioni erano proiettati sugli schermi dei computer. Ed è andato tutto bene. Entrambi gli eventi sono stati trasmessi in diretta streaming sul sito della Nasa. Per la prima missione la Nasa ha ripreso le immagini di Roscosmos (l'Agenzia Spaziale Russa). Il razzo Soyuz-FG è partito alle 12.31, ora italiana. C'era molto fermento nell'aria, perché questo lancio era il primo dopo l'incidente dell'11 ottobre scorso. Sani e salvi i tre astronauti, arrivati a destinazione alle 18.36, con la navicella Soyuz MS11. Un viaggio assicurato da una somma ingente: 71,9 milioni di dollari. Un premio assicurativo raddoppiato a causa di quanto successo a ottobre.

L'incidente di un mese fa, aveva costretto il russo Alexey Ovchinin e l'americano Nick Hague a un atterraggio di emergenza. Le cause dell'incidente erano già state individuate e risolte: il problema che aveva fatto rientrare i due astronauti era legato a un difetto al sensore che segnalava la separazione tra primo e secondo stadio. Sì, perché quando si separano i moduli è un momento clou dei viaggi spaziali. A bordo della navicella Soyuz, tre astronauti diretti alla Stazione Spaziale Internazionale Iss: Anne Charlotte McClain della Nasa, di David Saint-Jacques dell'agenzia spaziale canadese (Csa) e di Oleg Kononenko dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. Gli astronauti hanno orbitato per sei ore prima di attraccare al modulo russo Poisk sulla Stazione Spaziale. È il primo volo per l'americana McCain e per il canadese Saint-Jacques. Il russo è già stato nello spazio 4 volte.

I tre sono arrivati dopo sei ore dal lancio e si sono uniti a tre astronauti già a bordo della stazione spaziale (Alexander Gest, comandante ESA), Serena Aunon-Chancellor (USA) e Sergey Prokopyev. La durata della missione sarà di sei mesi e mezzo.

La sonda Osirix-Rex ieri aveva un appuntamento importante: incontrare il suo asteroide. L'incontro è stato trasmesso in diretta dalla sala di controllo Lockheed Martin, su Youtube e sui canali della Nasa. Dopo oltre due anni di viaggio nello spazio e dopo averci mandato le prime immagini ravvicinate di Bennu (immagini mai viste), Osiris-Rex arrivata finalmente sul suo asteroide. La sonda ci passerà delle informazioni molto importanti sull'origine del nostro Sistema Solare. Adesso avrà tanto lavoro da svolgere per noi: ci vorrà circa un anno per esaminare l'asteroide Bennu, che è considerato un NEO, ovvero un oggetto vicino alla Terra (Near-Earth Objects). Andrea Milani, un astronomo italiano scomparso recentemente, aveva classificato Bennu come potenzialmente pericoloso poiché l'asteroide aveva una possibilità su 2700 Mila di colpire il nostro pianeta. Osiris-Rex, al suo rientro sulla Terra (previsto per il 2023), ci porterà un souvenir: un campione di materiale di superficie. Bennu, un sasso spaziale grande meno di 500 metri di diametro, è un asteroide primitivo, ricco di carbonio e di molecole organiche. Ciò significa che conserva tracce della storia dell'Universo. Per questo è importante.

Sia Osiris-Rex, sia Soyuz hanno fatto centro: due missioni riuscite, due su due. Un finale da favola, un lunedì stellare, n'est-ce-pas?

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