Roma - Silvio Berlusconi sale sul palco dell'Ergife, alla convention organizzata da Antonio Tajani, e si presta alle domande di Costanza Calabrese. Un colloquio in cui non risparmia qualche punzecchiatura a Matteo Salvini, detta un giudizio sempre più critico verso i Cinquestelle, rivela che Forza Italia non cambierà nome e lascia intravedere all'orizzonte un governo di centrodestra con l'appoggio di parlamentari in libera uscita dalle file grilline.
«Sono stato dal Capo dello Stato, mi ha detto che se cade il governo consentirebbe al centrodestra di trovare una maggioranza in Parlamento». Una ipotesi, quella del reclutamento parlamentare «possibilissima, perché questi dei Cinquestelle per metà non sono più ricandidabili per la norma dei due mandati. L'alternativa sarebbe tra fare un gruppo autonomo o andare a casa e considerato che non hanno né arte né parte il sostegno non mancherebbe». Una prospettiva smentita in serata da Quirinale che puntualizza che il Capo dello Stato non ha mai espresso opinioni su «scenari politici eventuali».
Berlusconi torna alla carica contro il governo: «Dobbiamo mandare a casa questo esecutivo di incapaci e di dilettanti. Prima dei Cinquestelle dicevo che erano buoni per pulire i cessi, ora credo che non siano capaci nemmeno di quello». L'attenzione si sposta poi sulla manovra: «Sono molto pessimista su una modifica. Voteremo no a una legge che dovrà essere riempita di contenuti, non s'è mai vista una cosa simile». E detta un rimprovero a Salvini: «Ha lasciato le decisioni in economia ai Cinquestelle. Finora il governo non ha fatto nulla di centrodestra sul fronte economico. E per questo lo rimproveriamo». E poi a margine aggiunge: «Capisco che Salvini abbia un rapporto con M5s che vuole tenere in piedi. Ma sono certo che il centrodestra sia l'unica vera soluzione che ha di fronte. Questo centrodestra è il futuro e non solo il presente del Paese, sia per il governo che per le prossime amministrazioni territoriali».
La replica della Lega arriva dai due capigruppo. Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari elencano una serie di provvedimenti messi in cantiere che potrebbero vedere la luce con la manovra o successivamente: «Flat Tax al 15% per Partite Iva. Raddoppio della detraibilità dell'Imu sui capannoni. Riduzione dei versamenti Inail per le imprese. Revisione del Codice degli Appalti. 400 milioni di euro per le piccole e medie imprese. Cedolare secca sugli immobili commerciali nuovamente affittati. Diritto alla pensione superando la Legge Fornero. 15 miliardi di investimenti. Riduzione di 100.000 sbarchi e assunzione straordinaria di 8.000 uomini e donne delle Forze dell'Ordine. Tutto questo in sei mesi di governo. Berlusconi lo sa?».
Il leader di Forza Italia non risparmia giudizi sulla caratura e sul look dei parlamentari della maggioranza: «Oggi sono particolarmente giù di morale. Quando vedo le immagini della Camera mi vengono i brividi. C'è tutta gente scollacciata e senza cravatta. Siamo nelle mani di un governo di dilettanti, di incapaci, anche umanamente lontani da un grado minimo di cultura». Poi smentisce che l'impoverimento dell'Italia sia virtuale: «Se i titoli debito pubblico sono scesi del 10% gli italiani sono meno ricchi del 10%, le banche che li detengono sono costrette a far costare di più gli interessi. Così come le Borse che hanno perso attorno a 100 miliardi di valore». «Ora ci sono le Europee. C'è una nube che si sta addensando sull'Europa rappresentata dal sovranismo. Io spero non vengano eletti più di 200 deputati e si possa riprendere il cammino dei padri fondatori». Infine un aneddoto.
«L'altra notte, scanalando in tv, ho trovato un quadro molto bello, un Van Dyck, sono uno dei pochi italiani che lo conosce davvero, ho chiamato per fare il mio prezzo, 52mila euro. Mi hanno chiesto chi fossi: sono Berlusconi. La risposta è stata: E io sono Napoleone. E non sono riuscito a comprarlo...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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