Cronache

Twitter vs Trump

Guerra aperta tra il leader Usa e il social network, che ha bollato come "fuorvianti" un paio di suoi cinguettii. Lui: "Lo chiudo"

Twitter vs Trump

Donald Trump è furioso. Questa volta però a scatenare le ire del presidente americano non sono stati i democratici, e neppure la Cina, ma Twitter, la piattaforma social che da quando è entrato alla Casa Bianca il tycoon, forte dei suoi oltre 80 milioni di follower, ha eletto a suo portavoce di fiducia. È su Twitter che sferra i suoi attacchi contro i detrattori, e lancia gran parte dei suoi annunci. Proprio la società di San Francisco, tuttavia, gli ha dichiarato guerra, segnalando per la prima volta due suoi post come «potenzialmente fuorvianti», in poche parole, come possibili fake news.

Si tratta in particolare di messaggi in cui Trump sosteneva che le votazioni per posta a causa del coronavirus avrebbero portato a diffuse frodi elettorali. Affermazioni effettuate dopo che il governatore democratico della California, Gavin Newsom, ha annunciato di voler incoraggiare tutti gli elettori a votare via posta in novembre così da evitare file e assembramenti e contenere il Covid-19, un'ipotesi che stanno valutando anche diversi altri stati, e a cui i repubblicani si oppongono fermamente per timore di manipolazione del voto. Twitter ha segnalato i due messaggi del presidente con l'avviso di «verificare i fatti» e il link a una pagina in cui si spiega che le dichiarazioni del tycoon sono prive di fondamento secondo la Cnn, il Washington Post e altri media. Un portavoce della società ha poi riferito che i cinguettii di Trump «contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto». Eppure lo stesso social, poco prima, si era rifiutato di cancellare i tweet in cui The Donald rilanciava la teoria cospirativa secondo cui l'ex deputato e ora conduttore di Msnbc Joe Scarborough, suo nemico, potrebbe aver avuto un ruolo nella morte nel 2001 di una sua ex collaboratrice parlamentare, Lori Klausitis. La richiesta di rimuovere i messaggi era stata avanzata dal vedovo della donna.

«Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali del 2020 - ha attaccato Trump - Stanno dicendo che la mia dichiarazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e frode, non è corretta, basandosi sul fact checking dei fake news Cnn e Washington Post». «Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola e io, come presidente, non consentirò che accada», ha proseguito. Quindi, sempre rivolto al sito di microblogging, ha tuonato: «Ha dimostrato ora che tutto quello che abbiamo detto su di loro è corretto. Seguiranno grandi provvedimenti». Il Comandante in Capo, tuttavia, è andato anche oltre, minacciando di chiudere i social. «I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media mettono completamente a tacere le voci dei conservatori. Faremo dei regolamenti oppure li chiuderemo, perché non possiamo permettere che questo accada», ha promesso. «Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, e non gli è riuscito, nel 2016. Non possiamo permettere che succeda di nuovo, in maniera più sofisticata. Proprio come non possiamo permettere che le elezioni per posta si consolidino nel nostro paese».

Intanto, continuano i durissimi attacchi tra l'attuale inquilino della Casa Bianca e il suo rivale dem Joe Biden, che gli ha dato dello stupido per aver deriso l'uso delle mascherine.

Il presidente ha più volte sbeffeggiato Biden per aversi presentato in pubblico con il volto coperto, e l'ex numero due di Barack Obama parlando alla Cbs ha detto che «è uno stupido a parlare così, quando tutti i medici stanno dicendo di indossare la mascherina».

Commenti