Cronaca internazionale

Harry sbanca in libreria, ma Carlo è furente. E la popolarità crolla ai minimi storici

Con 400mila copie vendute dopo la mezzanotte, "Spare" svetta nelle classifiche mondiali. Ma il principe precipita nei sondaggi

Harry sbanca in libreria, ma Carlo è furente. E la popolarità crolla ai minimi storici

Imperversa in libreria e in tv, viaggia verso il record di vendite mondiali, ma crolla nei sondaggi di popolarità. Il principe Harry è uscito ieri in libreria con la sua autobiografia Spare (sottotitolo italiano Il minore, Mondadori) e nonostante la sfilza di anticipazioni e interviste (l'ultima ieri sera al Late Show su Cbs, che ha rinfocolato le accuse di aver ridotto la Famiglia Reale a una barzelletta), il duca di Sussex potrebbe battere Barack Obama con Una terra promessa e sua moglie Michelle con Becoming, superando in vendite le due memorie di maggior successo della storia. I segnali, già arrivati dagli ordini record della vigilia, sono stati confermati dalle code formatesi dalla mezzanotte di lunedì nelle librerie inglesi aperte con anticipo per l'evento. E dai numeri: 400mila copie vendute subito dopo il rilascio, un primato di velocità senza pari nel settore non-fiction. Da Waterstones, la principale catena di librerie del Regno Unito, a Barnes & Nobel negli Stati Uniti, passando per Amazon, gli addetti ai lavori hanno svelato non solo che gli ordini del libro sono i più alti da decenni ma che il titolo già ieri era in cima alla lista dei bestseller. Solo Harry Potter ha fatto meglio il primo giorno di uscita. «Ha superato persino le nostre più rosee aspettative», dicono dalla divisione internazionale della casa editrice Penguin Random House.

Ironia della sorte, più il principe fa parlare di sé, più la sua popolarità crolla, almeno nel Regno Unito. Il monitoraggio di YouGov sui membri della Casa reale britannica ha svelato che, da più amato della famiglia nel 2017, persino più della Regina Elisabetta II, che Harry aveva superato sei anni fa, strappando il primo posto con un 70% di consensi, oggi il duca di Sussex è ai minimi storici. Ha perso gran parte del sostegno popolare, è sceso al 38% sotto il padre Carlo, il fratello William, la moglie Kate, e persino sotto Camilla e Sophie, moglie del principe Edoardo. Il 64% degli inglesi ha un'opinione negativa di lui, svelata nell'ultimo sondaggio del 5 e 6 gennaio, quando la serie Netflix e le prime rivelazioni su «Spare» erano già uscite. Adesso le oltre pagine di libro (16 le traduzioni) rischiano di fare il resto.

La frattura con la famiglia sembra insanabile, dopo che Harry ha sparato a zero su tutti, compresa la Regina consorte Camilla, definita «pericolosa», «la cattiva» che ha deciso «di andare a letto con il diavolo», di passare cioè indiscrezioni e bugie ai tabloid, pur di sposare Carlo e sedere sul trono. Sarebbero i veleni su di lei «la linea rossa» superata dal principe, sulla quale Buckingham Palace non intende soprassedere, tanto che la partecipazione all'incoronazione del padre, il 6 maggio, appare ormai compromessa.

Il principe dice di cercare la riconciliazione. Ma è chiaro che i suoi racconti hanno creato una frattura insanabile. Come se non bastasse, Harry è accusato non solo di aver messo in pericolo le forze armate con le dichiarazioni sui 25 talebani uccisi in Afghanistan, ma anche di aver ridotto il racconto della sua vita a una soap opera, a un film di serie B, con tanto di dettagli sulla verginità persa nel retro di un pub a 17 anni, sugli spinelli fumati a Eton da ragazzo e in California da padre di famiglia, sul pene congelato dopo un viaggio al Polo Nord e sulla fretta di consumare sesso con Meghan all'inizio della loro storia, in un hotel di Londra. La Penguin Random House, intanto, scalda i motori per le prossime uscite. L'accordo con Harry, accompagnato da un anticipo di 20 milioni, è che l'autobiografia si dipani in 4 volumi.

Quanto basta per dar da vivere a Harry per un po' ma anche per seppellire quel che resta delle relazioni con la famiglia.

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