I sit-in per Draghi: "In piazza per la competenza"

Da Milano a Roma, amministratori locali e singoli cittadini si sono ritrovati in piazza per sostenere il premier Mario Draghi e il suo governo

I sit-in per Draghi: "In piazza per la competenza"

Migliaia di persone si sono riunite nelle principali piazze italiane, da Milano a Roma in difesa del premier. Proprio nella Capitale, in piazza San Silvestro, a pochi passi da Montecitorio, è arrivato il sostegno più forte nei confronti di Mario Draghi.

"Perdere Mario Draghi rischia di mettere in pericolo il Paese. Chiediamo ai partiti di prendere coscienza del fatto che ci sono tante persone che dicono no ai particolarismi e alle incapacità che hanno guidato l'Italia fino ad adesso", ha detto a ilGiornale.it Manfredi Mumolo, giovanissimo candidato di Italia Viva a Roma. "Scegliamo Mario Draghi, la serenità, la competenza e la capacità", ha aggiunto il promotore della manifestazione nella Capitale.

Carlo Calenda, intervenendo all'evento, è stato molto chiaro: "Voglio dire a Draghi di andare in Parlamento mercoledì e dire in faccia ai populisti che siamo atlantisti e europeisti. Vai e combatti, saremo con te". In piazza erano tanti parlamentari riformisti tra cui Luigi Marattin, Maria Elena Boschi e Osvaldo Napoli, ma l'unica bandiera di partito era quella della 'Buona destra' dell'ex finiano Filippo Rossi. Per il resto vi erano molte bandiere tricolori e dell'Unione Europea, a dimostrazione del tentativo di rendere trasversale l'iniziativa. "Gli appelli di semplici cittadini, sindaci e amministratori locali e le persone che sono qui oggi è la miglior risposta alle cialtronate dei Cinquestelle", ci ha detto il deputato renziano Luciano Nobili, augurandosi che domani "la tragicomica operazione messa in piedi dai Cinquestelle finisca" e che a dimettersi sia Giuseppe Conte da leader del M5s e non Mario Draghi.

Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, ci ha detto senza mezzi termini: "Pensiamo sia del tutto inutile interrompere questa esperienza di governo tanto tra otto mesi si va comunque a votare. Sarebbe incomprensibile fuori dall'Italia e anche per buona parte di italiani rinunciare a una leadership efficace come quella di Mario Draghi". Il sottosegretario agli Esteri del governo mette in evidenza, poi, anche il rischio di perdere i finanziamenti dell'Ue: "I fondi del Pnrr sono legati a un calendario preciso di riforme e di investimenti e, quindi, se salta questo calendario, salterebbero anche i fondi. Con Draghi - ha assicurato a ilGiornale.it - abbiamo la certezza che questo calendario venga rispettato".

Tra i manifestanti appare qualche cartello con la scritta: "Draghi sei un drago" e dal palco, si sentono incitazioni inequivocabili: "Avanti con Draghi". Una mobilitazione che non stupisce il senatore di Azione, Matteo Richetti, che a ilGiornale.

it, dice: "Credo che in questo momento ogni singolo cittadino abbia il diritto e dovere di far sentire la propria voce. C'è in gioco la credibilità del Paese e la capacità di governarlo in maniera seria e responsabile". E chiosa: "Mi auguro che Draghi prosegua a prescindere dalla maggioranza che si costruisce".

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