Gli incontri segreti di Matteo Salvini con i dissidenti 5S

Così il leader della Lega punta a "destabilizzare il quadro politico"così da creare "il clima ottimale per arrivare a un incidente politico, alla crisi"

Gli incontri segreti di Matteo Salvini con i dissidenti 5S

Nel Movimento 5 stelle sembra regnare il caos: disaccordi e cambi di casacca fanno salire sempre più la tensione tra i grillini. E c'è chi ha pensato bene di approfittarne.

Come rivela il Messaggero, Matteo Salvini da settimane sta incontrando i dissidenti pentastellati. "Porte aperte per chi, con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd", ha dichiarato il leader della Lega dopo l'addio del senatore Ugo Grassi al 5S. Ma i passaggi, assicura chi ha parlato con l'ex ministro dell'Interno, "non finiranno qui". Oltre a quelli di Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi (che hanno lasciato il Movimento di Luigi Di Maio ieri), ci saranno a breve nuovi ingressi.

Salvini, ha spiegato chi ha raccolto il pensiero del leghista, punterebbe a "Destabilizzare il quadro politico, sapendo che non sarà il passaggio di un gruppo di senatori grillini a far cadere il governo. Ma si creerà così il clima ottimale per arrivare a un incidente politico, alla crisi". Porte della Lega sono quindi aperte sì, ma solo al Senato visto che a Montecitorio la maggioranza giallorossa è solida. "Vedrete, ci sarà un effetto emulazione. Basta rompere gli argini. Il problema sarà dell’esecutivo con il passare del tempo: faticherà sempre di più a ottenere la maggioranza", ha dichiarato Stefano Candiani, l'ex sottosegretario al Viminale. Si mira quindi a creare un sorta di effetto cascata per cui uno dopo l'altro i grillini abbandoneranno il loro Movimento. E il cortocircuito sembra dietro l'angolo.

"Ci sono eletti ed elettori del Movimento 5 Stelle che si sentono traditi da Beppe Grillo e Luigi Di Maio che sono passati da 'mai con il Pd' a 'viva il Pd' e vogliono continuare pacificamente e gratuitamente la loro battaglia di cambiamento con la Lega", ha spiegato Matteo Salvini, intervistato su Radio Crc. "Se cominci a fare politica contro i poteri forti, lo strapotere dell'Europa, delle banche e della finanza e poi ti allei con il Pd che è il rappresentante dei poteri forti, dello strapotere delle banche e della finanza, è chiaro che accada.

Mi dispiace che Di Maio e Giuseppe Conte parlino di soldi e di compravendita, ma è l'esatto contrario. Chi sta tradendo sono Grillo e Di Maio per amor di poltrona", ha sottolineato il leghista negando l'accusa degli avversari di "campagna acquisti".

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