Nelle comunità migranti che vivono in Italia vi sono molte donne con mutilazioni genitali femminili. Secondo le stime aggiornate al 2016, risultati di un'indagine presentati dall'Università Bicocca durante l'incontro organizzato a Milano da ActionAid e dall'associazione culturale Zona, il numero delle straniere maggiorenni si attesta tra le 46mila e le 57mila unità a cui si aggiungono le neocittadine italiane maggiorenni originarie di paesi dove la pratica esiste (quantificate tra le 11mila e le 14mila unità) e le richiedenti asilo.
Oltre il 60% delle donne con mutilazioni genitali presenti in Italia proviene da Nigeria ed Egitto. Se si considera invece le principali comunità sono le donne somale ad essere più colpite (83,5%), poi Nigeria (79,4%) e Burkina Faso (71,6%).
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