Non ha l'agilità di Arsenio Lupin, né l'ambizione di Peter Scott, il ladro inglese che ha fatto piangere con i suoi furti Soraya Khashogghi, lo Scià di Persia, la regina Elisabetta, Sofia Loren e perfino Liz Taylor.
Eppure, quello che le forze dell'ordine hanno soprannominato il Fantasma di Portofino, si sta facendo un nome, giorno dopo giorno, colpo dopo colpo. Per gli investigatori ha un volto, ma è ancora un'ombra: si allunga sugli alberghi più prestigiosi, colpisce e scompare. Naturalmente registrandosi come cliente, con documenti di persone alle quali abilmente ruba l'identità.
Da due anni la polizia di mezza Europa è sulle tracce di questo ladro internazionale: capelli rasati, carnagione olivastra, atteggiamento altezzoso del tipico uomo d'affari che non ammette repliche. Chi ha avuto modo di intravederlo giura somigli a Dodi Al Fayet, il milionario arabo morto nel 1997 insieme alla principessa Diana nel tunnel dell'Alma.
Le telecamere di sorveglianza del prestigioso hotel Splendido Mare di Portofino il 13 luglio 2012 lo riprendono, mentre a piedi attraversa la piazzetta ed entra nell'hotel cinque stelle, trascinando un trolley nero, di quelli che in aereo hanno le dimensioni giuste per essere portati a bordo.
Due giorni prima si era fatto annunciare da una donna, che ha finto di essere la sua segretaria e con tono gentile ha chiesto una suite di prestigio. Ma non sarebbe l'unica complice perché in albergo lo precede un «collaboratore», per assisterlo durante le operazioni di registrazione. Il ladro paga regolarmente la sua camera e all'impiegata della reception consegna un documento che lo identifica come Karim Abdel, magrebino residente a Parigi. Ma quando i carabinieri andranno a cercarlo, scopriranno che a quel nome corrisponde una persona totalmente all'oscuro della vicenda. Anche la carta d'identità usata per accreditarsi nel call center a Cuneo, da dove ha fatto chiamare la complice per prenotare in hotel, era un furto d'identità.
Del resto il superladro è abilissimo, in tutto. In una sola sera riesce ad arraffare un bottino sugli 800mila euro, svuotando quattro suite mentre i clienti sono a cena. Tra le vittime nobili, uomini d'affari e un emiro del Qatar, a cui non è proprio andata giù la scomparsa del cronografo d'oro e brillanti regalato alla moglie poco tempo prima.
Inutile ogni sforzo dei carabinieri di Santa Margherita Ligure, che hanno sono riusciti perfino a raccogliere le impronte digitali: il Fantasma non è schedato. Si sa però che ha sui quarant'anni, è franco-algerino e proviene dalla Ville Lumière. Ma nulla di più. E così ha potuto colpire indisturbato anche in uno tra i più lussuosi e noti alberghi della Capitale e al Cristallo di Cortina d'Ampezzo, nel 2012 e nel 2013. Poi si è fatto vivo a Praga.
A lui potrebbe essere riconducibile anche un furto al Grand Hotel Imperiale di Forte dei Marmi dove, come nelle altre occasioni, le camere e le casseforti sono state aperte senza alcun segno d'effrazione. Una cosa è certa. Tanta fatica non dovrebbe farla, dal momento che «lavora» in abito rigorosamente scuro e camicia bianca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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