Landini-Camusso La sinistra antagonista al derby delle piazze

Landini-Camusso La sinistra antagonista al derby delle piazze

RomaUno a Genova, l'altra a Torino. Le piazze operaie per eccellenza aspettano i due campioni di quella che ogni giorno che passa si delinea sempre più come la vera sinistra antagonista. Antagonista rispetto a quella renziana e di governo, ovviamente. Per lo sciopero di domani il vero duello sarà quello retorico (nel senso più alto del termine) tra Maurizio Landini e Susanna Camusso. Il primo è considerato l'astro in ascesa, la seconda una rosa senza più spine. Per Landini si sprecano ormai le voci che annunciano una sua imminente discesa in campo. Ma lui continua a schermirsi. «Non ci penso proprio - tuona convinto -! Sto bene dove sto. Il sindacato è il mio posto». Non vuole essere il nuovo Tsipras in versione nostrana. Lo ha ribadito anche ieri intervenendo al programma Agorà su Rai3. «Non voglio fare un partito, voglio fare il sindacalista; di fare minoranza non mi interessa nulla». Landini ricorda poi che proprio le ragioni dello sciopero di domani non si esauriscono in una lotta all'abolizione dell'articolo 18. «Sono sorpreso di chi si sorprende di ciò che sta succedendo - spiega ancora dal salotto di Agorà -: non si poteva certo dire che non si sapesse ciò che stava succedendo o quali fossero i problemi che avevamo di fronte. Tra le ragioni dello sciopero ci sono infatti la lotta all'evasione fiscale e alla corruzione, una legge anti riciclaggio, una legge sugli appalti». Per il leader dei metalmeccanici, «continuare a dire che tutto ciò che fa Landini, la Fiom, la Cgil, lo fa perché vuole fare un partito, è un modo di delegittimare quello che il sindacato sta facendo». Un metodo questo per zittire i pettegolezzi ma non per tacitare chi scommette sul suo prossimo impegno alla guida del sindacato. È vero che la Camusso è stata riconfermata alla guida della Cgil da pochi mesi ma è il suo secondo mandato. L'ultimo, quindi, secondo lo statuto della Cgil. Intanto i media continuano a coccolarlo. La sua presenza nei salotti tv è tanto assidua quanto efficace.

Tanto che Landini spazia a 360° sulla scena pubblica fino al punto, come ha sottolineato il giornale web Formiche , di accettare l'invito anche in posti fino a oggi tabù per i metalmeccanici come il Circolo canottieri Lazio per confrontarsi nel corso di una cena con rappresentanti della minoranza dem del Pd.

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