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L'Arabia Saudita apre al calcio femminile

L'annuncio del governo. Le prime partite tra Gedda, Dammam e Riad

L'Arabia Saudita apre al calcio femminile

Prima allo stadio, e adesso in campo. Anche le saudite avranno il loro campionato di calcio femminile e la prima stagione si terrà nelle città di Gedda, Riad e Dammam, come ha precisato la Saudi Sports for All Federation. È l'ultima iniziativa guidata dal principe Khaled bin Al-Waleed bin Talal, responsabile dello sport nel Regno. «Anche questa proposta contribuisce alla Vision 2030 e al programma Quality of life», ha precisato: «Il lancio rafforza la partecipazione delle donne agli sport a livello comunitario e genererà un maggiore riconoscimento per i risultati sportivi delle donne». L'Arabia Saudita non ha mai avuto una squadra di calcio nazionale alla Coppa del Mondo femminile. Uno dei motivi per cui il Regno ha resistito alle richieste di consentire alle donne di competere a livello internazionale è stato il divieto di hijab che è stato imposto dalla Fifa nel 2007. Tuttavia, tale divieto è stato abolito nel 2012.

Sono passi avanti giganteschi, se si pensa che fino a due anni fa le donne non potevano neppure andare a vedere una partita come spettatrici. Il campionato prevede un premio di 500 mila rial, circa 133mila dollari. Tuttavia gli attivisti per i diritti delle donne sostengono che c'è ancora molto da fare nel regno. Loro stessi devono affrontare persecuzioni e arresti nel Paese. Le donne non hanno ancora una piena autonomia nelle loro vite. Hanno bisogno dell'autorizzazione da parte di familiari maschi in alcuni casi, come per l'apertura di un'attività o addirittura il divorzio. Però qualcosa sta cambiando. In Arabia è in atto una spinta riformatrice e modernizzatrice. Il lancio del campionato femminile arriva dopo che le donne sono state ammesse agli stadi, assieme alla fine del divieto di guida. Poi, nel 2019, è arrivato il permesso di viaggiare all'estero senza un tutore maschio ed è stata abolita la segregazione dei sessi nei ristoranti. Il principe ereditario Mohammad bin Salman, l'uomo forte del Paese, ha reintrodotto i concerti nel Paese e ha riaperto i cinema. I sovrani sauditi, criticati per le violazioni dei diritti umani, utilizzano lo sport come strumento per cercare di migliorare la loro immagine internazionale.

Anche perché il calcio femminile è uno degli sport in più rapida crescita al mondo.

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